Piero Floris, presidente di Alpe, in un articolo su aostasera.it riguardo alle future candidature per le europee: “non dovrebbero essere personalità politiche ma esprimere il meglio della Valle d’Aosta. La convergenza esige personalità distanti dai partiti ma credibili da altri punti di vista: culturali, imprenditoriali ed economici perché non bisogna andare in Europa solo per rivendicare i propri diritti ma soprattutto per presentare i risultati che la Valle d’Aosta ha conseguito negli anni, e che possono diventare un modello“. Presentare i risultati conseguiti? Che possono diventare un modello? Ma allora, secondo Floris, la gestione padronale e unioncentrica degli ultimi trent’anni è stata un successo proprio in quanto ha prodotto un esempio da presentare oggi in Europa! Ma si è bevuto il cervello?