Il primo, invece, è stato il 13 settembre, e avevamo iniziato così, con una foto di rito ufficiale:

e una ufficiosa:

e poi una merenda tutti insieme: alunni, genitori e maestri:

Sono passati nove mesi. La scrivania è partita ordinata ed è arrivata un casino. L'astuccio con le matite tutte della stessa altezza ora non si chiude più e il rosso manca da giorni. La merenda i primi mesi era "salutare": frutta, yogurt, torta. Alla fine ti buttavo dentro i craker che ritrovavo tutti spiaccicati a mezzogiorno. Gli avvisi subito firmati alla fine me li dovevi ricordare tu, Uno. Scusami, ma ero proprio stanca, non ce la facevo più. E il bollettino da pagare, e il grembiule da stirare, e i compiti da fare.... In effetti forse ero più io che aspettavo quel fatidico giorno di giugno.Che abbiamo di nuovo festeggiato insieme: bambini, genitori e maestri...

Adesso leggi il topolino. Non mi chiedi più cosa c'è scritto e un po' mi dispiace e un po' sono contenta, perché spesso mi chiedi il significato di quello che leggi e da lì nascono nuove, amabili, discussioni.Non zompetti più a destra e sinistra mentre fai i compiti, con una gamba appoggiata alla sedia e tutto il resto del corpo piegato verso la porta d'uscita di casa; ma stai seduto, al più dondoli le gambe, come fanno tutti i bambini che aspettano, e tu aspetti di riuscire a finire i compiti.Adesso vuoi diventare uno scienziato, perché ti piace scienze. E un po' mi dispiace perché quando andavi alla scuola dell'infanzia volevi diventare un artista, un pittore. Ma un po' sono anche contenta, perché desideri imparare tutto del mondo che ti circonda e nulla ti sfugge.Il mio momento light, Stima, è stato proprio sabato, quando mi sono accorta che la scuola primaria accompagna i bambini verso il mondo di noi adulti ad una velocità superiore rispetto a tutto quello che questi settenni hanno fatto prima. E' triste? No. E' malinconico, ma molti momenti light sono anche un po' malinconici....


