Ultracafonal - Alfonso Signorini

Creato il 16 gennaio 2011 da Alboino
C’è un metodo nel “cafonal italico” ed è il metodo del Signor Signorini: “cafonal” per eccellenza; basta guardarlo (da ascoltare c’è veramente poco) al lunedì sera quando è seduto sulla sua poltrona di opinionista del “grande fratello”, quest’anno con il ventaglio in mano (perché lui in mano deve sempre avere qualcosa) e giudica ed esaspera gli animi dei poveri mentecatti reclusi nella casa. Il metodo del Signor Signorini formidabile gestore di gossip e stratega mediatico berlusconiano che si spende per cause obbiettivamente delicate (il caso Noemi, l’affaire Marrazzo) è quello della finzione al cento per cento, ovvero lui fa le domande e di contro si risponde concordando il tutto con il suo compare di turno. Sì il metodo del Signor Signorini è quello del discredito, della fetida malignità da affibbiare a tutti i costi a chi gli sta davanti e da mettere in scena con le modalità dell’intrattenimento. Una finzione pettegola in cui egli stesso cade come il peggiore dei “cafonal” del nostro Paese.
Guardate questa foto tratta dalla sua trasmissione ultracafonal, “Kalispera” in onda su Canale 5 (e dove se no), dove il nostro Signor Signorini si prodiga in un ballo con una avvenente soubrette cafonal-televisiva dalla coscia lunga e ben tornita e dal sedere devastante sotto l’abito stretch rosso; no, non guardate come si muove, il ballo che riesce ad esprimere, guardate lo sguardo del Signor Signorini: uno sguardo perso, bavoso in cui si racchiude tutto il metodo Signorini, ovvero a lui non interessa conoscere, sapere, analizzare, a lui interessa solo guardare come guarda le foto da pubblicare sui suoi giornali, insomma tradotto un guardone.


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