Se potessi coricarmi e svegliarmi il giorno dopo la cerimania… e sapere che tu e Fab… siete sposati…. Che tutto si è svolto… che dovete solo partire per il viaggio di nozze….contenti di andare per poi ritornare….. per me sarebbe meglio….
Fabbri lo considero un figlio oramai…. So che adesso non è ho solo due ma tre…..lo adoro…. Mi telefona con una frequenza anche maggiore di quanto non faccia tu… e mi aggiorna dei vostri progressi …dei vostri progetti..lo apprezzo per questo… e molto… te l’ho sempre detto…
però nonostante tutto… penso che il giorno del matrimonio si possa spezzare qualcosa…..
Uscirai da questa famiglia….. per fartene una tua…..e questo per quanto assurdo possa sembrare addolora un padre….
Il giorno che nascesti ….. quando ti vidi per la prima volta tra le braccia di tua madre…. Eri un fagottino piccolo….accoccolata vicino al seno della mamma….ti guardai e sorrisi….a quella scena….
Poi andai a piangere…. Da solo vicino ad una finestra dell’ospedale….
-Ero contento.. ero disperato….la mia vita era cambiata… e solo in quel momento me ne ero reso conto….-
Quando rivado in ospedale e rivedo quella finestra… sempre mi ricordo quel pianto….fatto da giovane quando per la prima volta diventai padre….
Ora che ti sposi… mi incombono quegli stessi sentimenti…. Di gioia mista a dolore….strazianti…
Forse non dovrei dirlo…. So che non è facile capirmi… ma sono un uomo…. e come ogni essere umano ho difficoltà a gestire i miei sentimenti.
Foto scattate in un parco naturalistico della zona, ritraggono tartarughe nate da una settimana