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Umberto Agnelli risentito con il fratello Gianni per la nomina di John Elkann alla designazione della Presidenza Fiat

Creato il 13 aprile 2012 da Pierumberto @Pierumberto

FRATELLI COLTELLI: e bravo Cesarone Romiti a squarciare il velo sugli affari della famiglia Agnelli. Di certo venderaà moltissime copie del suo ultimo libro “Storia segreta del capitalismo italiano” (Longanesi).
Sulla designazione di John Elkann a erede, Umberto Agnelli si risentı` molto col fratello anche per la nomina a erede di John Elkann.
L’erede designato, Giovannino, il primogenito di Umberto, fu tragicamente portato via da una crudele malattia. John Elkann, il figlio di Margherita, allora era gia` in azienda. La regola era che per entrare nel consiglio d’amministrazione della Fiat ci dovesse essere l’approvazione dei soci dell’Accomandita, la cassaforte di famiglia. Ma l’Avvocato poteva prendere le decisioni anche senza tenerne conto.
Come poi in effetti fece. Inizialmente Agnelli non voleva usare questo suo potere. E io spingevo perche´ convocasse il consiglio dell’Accomandi ta, cosa che fece, ricordo, una domenica. Di questo consiglio anche io facevo parte. Umberto arrivo` in ritardo e parlo` per ultimo. « Gianni », disse, « tu ci hai convocato oggi per decidere della designazione di John. In realta` voglio venga messo agli atti che e` esclusivamente una tua decisione. » Io dissi che era una convinzione di tutti i presenti. Umberto replico`: « No, caro Romiti, questa e` una decisione dell’Avvocato ».
Umberto voleva che la designazione toccasse all’altro suo figlio Andrea, che di tutta la famiglia e` l’unico maschio rimasto a portare il nome Agnelli. E `per questo che l’Avvocato voleva adottare John, per dargli il suo nome. Ci voleva il benestare della moglie e dei figli, ma Edoardo si oppose.


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