Ancora una volta Michele Marziani ci regala un personaggio che ci conduce per mano nella sua lotta contro il mondo e per il mondo. un mondo che dalle piccole cose si specchia nei grandi avvenimenti della storia sociale, politica, economica.
Marziani interpreta in maniera esemplare quell’insegnamento manzoniano che fa assurgere a protagonisti i soggetti che paiono bensì ultimi, ma che in realtà si trasfigurano nei primi, in quei primi che primi saranno nell’evangelico "Discorso della Montagna". Quelle stesse “genti meccaniche” che l’Autore dei Promessi Sposi vide come necessario lasciapassare per la comprensione dei destini umani. Ed è il simbolismo di una nuova cognizione del mondo quello che lentamente si appalesa al lettore per mezzo dell’ostensione della fisionomia “meccanica” di una bicicletta, la Umberto Dei, che nella sua sapiente e viva presenza di metallo, di telai, di freni, di camere d’aria, ci porta alla infinita individuazione di quelle piccole cose che in realtà sono grandi, come grande sa solo essere lo spirito indomito di chi mai si lascia abbattere da quegli affanni spesso mostruosi che albergano nella quotidianità degli uomini.
Eroi essenziali nella loro semplicità e semplici nella loro essenzialità, che divengono interpreti di coraggiose e innovative visioni, che sanno diventare protagonisti e guide per il raggiungimento di una differente interpretazione della vita (delle vite) e del mondo.
Quanta spiritualità, quanto amore, quanta condivisione può esistere nella passione per una bicicletta. Spiritualità, amore e passione che Michele Marziani ci offre con le parole commoventi e forti di questa biografia non autorizzata di una bicicletta che è anche, e soprattutto, biografia non autorizzata dell’umanità.
Un libro.
Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta, di Michele Marziani (edicicloeditore).