Perugia è sempre affascinante; semmai sono rimasta un po' delusa dal mercatino di antiquariato e Brocantage. Mi aspettavo decisamente qualcosa di meno misero.
Era da un po' che mancavo da qui e mi ero persa l'attivazione del minimetrò: il suo inerpircarsi dalla pianura alla parte alta della città lo fa assomigliare più ad una piccola funivia che ad un normale tram cittadino. Molto carino ed efficiente; certamente di impatto futuristico rispetto allo stile architettonico circostante, in particolare quello del centro storico, ma penso che fosse necessario accettare questo compromesso.La tappa successiva del sabato è un luogo di cui vi ho già parlato in occasione dei miei post riguardanti Il Palazzo Bontadosi Hotel & Spa (ovvero qui PALAZZO BONTADOSI HOTEL & SPA e qui PALAZZO BONTADOSI II PARTE): Montefalco.Ribadisco la mia predilezione per questo piccolo centro, raccolto e romantico, che mi è entrato nel cuore. I colori dell'autunno e le giornate con temperature sopra la media me lo hanno fatto apprezzare ancor di più (per indole non sono un'amante dei cieli grigiastri o della nebbia e neppure del freddo).Peraltro a Montefalco ho scovato un nuovo alloggio, che recensirò al più presto per voi in qualche prossimo post.Un'altra chicca del week-end umbro, che si disputa che con Montefalco il primato nel mio cuore, è stata: Corciano. Non distante da Perugia, è un delizioso borgo medievale, dove la vita sembra essere rimasta quella semplice dei tempi antichi.Le mura che raccolgono Corciano al suo interno sono spettacolari e maestose; dall'alto di queste si gode un panorama mozzafiato sulle bellezze naturalistiche circostanti. Un posticino romantico e che infonde tranquillità:
Certamente il mio giro in Umbria è stato caratterizzato dall'ottimo cibo: i calici erano sempre pieni di Sagrantino ed in quei giorni ho consumato dei pasti indimenticabili.
La cena a Borgo Trevi mi è rimasta decisamente impressa: si è trattata di un'esperienza culinaria all'insegna di piatti locali e genuini. Sono stata fortunata- infatti - arrivando proprio poco prima che finisse l'Ottobre Trevano; ovvero un periodo in cui sono eccezionalmente aperte le taverne, che presentano in modo conviviale una cucina basata sui prodotti di stagione, tra i quali primeggia sicuramente il sedano.
Diciamo che l'idea è quella di una sagra (come se ne organizzano in molte regioni italiane soprattutto nelle stagioni primaverile ed autunnale); non ci si ritrova però all'aperto, ma in locali che dischiudono i battenti appositamente per l'occasione.
Il menu della cena ha visto il sedano farla da padrone, in versione pinzimonio e ripieno, ma anche la polenta con pezzettini di salsiccia era una delle più gustose mangiate da anni a questa parte!!
Per quanto riguarda i pranzi, il più particolare è stato quello alle Fonti del Clitunno: innanzitutto perchè la giornata era ideale per ammirare il paesaggio (come potete vedere dalle foto c'era una luce molto calda e suggestiva).
E per finire ed invogliarvi- se ancora non siete convinti- a visitare l'Umbria, vi lascio con un'immagine delle Vie del Sagrantino, a tesimonianza del fatto che questo magnifico vino racchiude tutta la bellezza delle zone in cui viene coltivato.