di cristallo
s’infrangono sul tuo letto
di cocci
e vanità.
Docili carezze
annegano sul tuo petto
chiuso
da rose e turbamenti.
Respiri profondi
naufragano su di te,
sull’affanno della nostra passione,
sull’afflato di un’intensa emozione…
Timori
paure
tremori
rastrellano speranze,
attese,
illusioni
rapite dai tuoi sguardi
abbandonati al vento…
Io mi spengo
-lentamente…-
quale tozzo terso di carbone
adagiato sulla tua umida riva…
Quale alba
fenderà il nostro sole?