Un 2010 in attivo: l’export piemontese stupisce ancora

Creato il 15 marzo 2011 da Lapulceonline

Chi l’avrebbe mai detto? Nel 2010 l’export piemontese ha registrato un incremento del 16% rispetto al 2009, con un valore delle esportazioni che ha raggiunto i 34,5 miliardi di euro. Valutando le singole performance trimestrali, l’Unioncamere Piemonte ha rilevato che alle variazioni del +11,4% e +20,5% registrate rispettivamente nel I e nel II trimestre dell’anno, sia seguito il +14,5% del periodo luglio-settembre; nel IV trimestre il ritmo di crescita delle esportazioni piemontesi è tornato su livelli più sostenuti, registrando un +17,3%.

Certo, rispetto al travagliato 2009 della crisi internazionale è facile registrare successi, ma resta il fatto che il 2010 sia stato un anno complessivamente incoraggiante.

L’incremento delle esportazioni piemontesi si colloca inoltre in linea con il dato medio nazionale (+15,7%); è particolarmente elevata la crescita dell’export dell’Italia insulare (+51,7%) e risultano superiori alla media nazionale anche il dato dell’Italia centrale (+17,2%) e quello dell’Italia meridionale (+15,9%). Sono lievemente più contenuti, invece, gli aumenti realizzati dalle esportazioni delle ripartizioni del nord est (+15,4%) e del nord ovest (+14,1%).
Il Piemonte si conferma, anche nel 2010, la quarta regione esportatrice preceduta solo da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, con una quota del 10,2% dell’export complessivo nazionale.

“La ripresa del commercio internazionale ha coinvolto, nel 2010, anche le esportazioni piemontesi, cresciute di 16 punti percentuale rispetto al 2009″, ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte. “Si tratta di un buon risultato per la nostra economia, in linea rispetto alla performance italiana e a quelle di altre regioni italiane nostre competitor. Risultano particolarmente rilevanti le variazioni realizzate dalle nostre esportazioni in Paesi quali Brasile, Russia e Cina. Se consideriamo poi l’aggregazione del nuovo gruppo di Paesi emergenti Civets (Colombia, Indonesia, Vietnam, Egitto, Turchia e Sudafrica), rileviamo una crescita delle vendite piemontesi che sfiora i 40 punti percentuale. Un ottimo risultato, che fa ben sperare per un rilancio produttivo dell’economia della nostra regione”.

La ripresa delle esportazioni piemontesi ha interessato tutti i principali comparti. Il settore dei mezzi di trasporto, che genera circa un quarto delle esportazioni complessive, ha registrato un incremento del 15,1%, frutto di aumenti registrati sia per gli autoveicoli (+9,1%) che per i componenti veicolari (+25,7%). È lievemente inferiore al dato medio regionale anche l’incremento delle esportazioni nel comparto della meccanica (+15,2%), cui spetta poco meno di un quinto dell’export complessivo piemontese. Risulta superiore al dato regionale l’incremento dell’export di metalli e prodotti in metallo (+22,7%), mentre sono più contenuti gli aumenti nel comparto dei prodotti tessili e abbigliamento (+13,8%) e nell’alimentare (+9,4%), settore che nel 2009 aveva invece scontato una flessione delle esportazioni più lieve rispetto alla media regionale .

Analizzando la destinazione delle vendite piemontesi oltre confine, si osserva come il principale bacino di riferimento risulti, anche nel 2010, l’Ue a 27 Paesi, che convoglia il 62,8% dell’export della regione, contro il 37,2% destinato ai mercati extra-Ue. La quota detenuta dall’area comunitaria appare, tuttavia, in ridimensionamento rispetto al 2009, quando le esportazioni destinate ai mercati dell’Unione europea rappresentavano il 65,0% del totale. Tale ridimensionamento è frutto della dinamica più contenuta delle vendite piemontesi dirette ai partner comunitari, cresciute del 12,0% a fronte di un incremento complessivo delle esportazioni del 16,0%. È risultata, invece, ben più sostenuta la crescita dell’export verso i Paesi extra-Ue 27 (+23,5%).

Il dettaglio territoriale mostra, infine, come l’export della provincia di Alessandria registri la perfomance migliore (+31,4%), seguita da Biella e Asti, rispettivamente con +20,1% e +18,7%. Le vendite all’estero della provincia di Novara aumentano del 14,9%, mentre sono prossimi ai 14 punti percentuali gli incrementi realizzati da Torino (+14,0%) e Vercelli (+13,9%). Per le province del Verbano Cusio Ossola e di Cuneo, infine, le variazioni delle vendite oltre confine risultano pari al +13,2% e +12,9%.


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