Così ho scritto come messaggio d'auguri a tutti i miei amici più cari stanotte e adesso la voglio condividere con voi.
La risata di Umberto Boccioni, 1911
Si cerca sempre di raggiungere la felicità eppure quel tipo di felicità spesso è passeggera e molte volte non ci soddisfa.
Da ragazza delle superiori decisi di tenere un diario della felicità ovvero scrivere quelle giornate che mi hanno reso felice eppure andando avanti mi sono resa conto che felicità e tristezza spesso si accompagnano per due motivi:1) mi potevano capitare dei giorni nei quali un momento ero triste e poi felice o viceversa.2) il fatto che scrivessi solo della felicità era troppo poco poiché ovviamente non potevo escludere la tristezza che provavo in alcuni momenti.Scrivere questo diario mi ha reso consapevole di che ruolo possa avere la felicità, ma anche come sia in realtà un concetto semplice. Spesso si tende a credere che bisogna fare sforzi per essere felici eppure non è sempre così: la felicità di stare assieme un amico, di prendere un caffé o una cioccolata calda, la felicità di ridere assieme, di un abbraccio, di una gentilezza, la felicità di condividere un piacere.
La vita è complicata, spesso viene detto. Eppure il più delle volte siamo noi a complicarla.La felicità può essere davvero semplice e anche sorprendente come un "ti voglio bene" inatteso.La felicità può essere contagiosa come la risata del dipinto che si spande nello spazio.
Vi auguro che anche voi in quest'anno e nei prossimi siate vergognosamente felici!