Un accordo sulle donne che non piace alle donne.

Creato il 18 marzo 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

Sembrava che lo stallo fosse superato, e invece l’intesa di massima raggiunta nella maggioranza sulla parità di genere per l’elezione del Parlamento europeo non va proprio giù alle senatrici, che accusano i colleghi uomini di aver concluso un’alleanza misogina. Bollando come offensivo l’emendamento allo studio della commissione Affari costituzionali, che fissa a 2, di genere diverso, le preferenze per le elezioni dal 2019. Per le europee di maggio, invece, le preferenze sarebbero 3, di cui una di genere diverso. In pratica, se un elettore segnasse 3 preferenze dello stesso genere, il voto sarebbe nullo; ma se ne esprimesse 2 dello stesso genere, la scheda sarebbe valida.

“Potranno quindi esserci solo liste maschili”, ha sintetizzato la democratica De Giorgi, che fa parte della delegazione dei diversi schieramenti – tranne Lega e Forza Italia, che ha comunque aderito all’iniziativa – ricevuta nel pomeriggio da Pietro Grasso. Anna Maria Bernini di Forza Italia ha detto di non nascondere qualche perplessità sull’impianto del testo, mentre Aldo Di Biagio di Per l’Italia ha definito l’accordo un inciucio.

“Spero che si trovino soluzioni soddisfacenti”, ha auspicato al termine dell’incontro il presidente del Senato. Ma l’iter del provvedimento, che non sembra piacere nemmeno a diversi senatori, potrebbe essere ancora accidentato. Il testo dovrebbe essere approvato domani dall’aula di Palazzo Madama, per poi passare alla Camera.

MC


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