Un’alternativa in più

Creato il 23 maggio 2014 da Vortoj

Quando vivevo a Berlino lavoravo per un sito di online dating, cioè un sito di incontri che si spacciava per serio. Ed in effetti lo era se comparato a quei siti dove si cercano solo incontri di tipo sessuale. L’azienda era internazionale ed eravamo divisi per team pur lavorando tutti insieme, io ovviamente ero nel team italiano. Indovinate quale piattaforma, l’unica, fra svedese, tedesca, francese, polacca, spagnola e norvegese, andava male? Ecco appunto. Così tra licenziamenti e dimissioni ero rimasta sola: un team composto da me che facevo da team leader e da team, appunto. Una cosa un po’ ridicola, dovevo partecipare ai meeting per poi sedermi alla scrivania e riferire al mio team, cioè io, tutto quanto e quindi tradurre delle linee guida in italiano…per chi? per me. Vabbè insomma gli ultimi mesi erano di una noia mortale, sto sito non ingranava, non aveva mai ingranato e io penso di essere stata l’unica al mondo ad aver fatto parte di un customer service formato da un solo individuo. Qualcuno al telefono ci provava pure “guardi che la sua collega mi ha detto che…”…”guardi che qui ci sono solo io eh, non ci provi”….”e allora voglio parlare con un responsabile!”…. “sempre io, ma se vuole attenda qualche secondo che cambio voce” (a volte lo facevo davvero senza dirlo, un po’ così’ per movimentare la giornata). Il sito andava avanti grazie ai proventi delle altre piattaforme e mentre gli altri team festeggiavano matrimoni e nascite io affogavo tra una discussione e l’altra con l’arzilla signora Giuseppina e la correzione degli orrori grammaticali dei nostri sofisticati utenti.

Perché non andava?L’idea che mi sono fatta e’ che fosse per mentalità. Intanto l’italiano medio nostro cliente apparteneva ad una fascia di età 45-70 e non sapeva usare bene il computer: inutile spiegare la differenza tra barra di google e barra degli indirizzi…troppo difficile! La carta di credito? “No, no io non mi fido ad usarla su internet”….bene allora faccia un bonifico…”no, no che poi l’impiegato della banca sa a chi mando sti soldi? quello mi conosce ma che scherziamo? Li posso spedire in una busta”…no, guardi signora tra l’altro stiamo a Berlino..”oddio a Berlino? e quanto sto pagando sta chiamata?” No, non si preoccupi è deviata dall’Italia…”ah bhè ecco…ma lei che ci fa a Berlino?”  Insomma alcune chiamate diventano un’intervista sulla mia vita, altre delle vere e proprie sedute psicologiche.

Ad ogni modo la mentalità è che iscriversi ad un sito di incontri online sia qualcosa di cui vergognarsi, perché in qualche modo ci si sente falliti per non riuscire a conquistare qualcuno nel mondo reale, ed è un motivo per cui pochissimi giovani si iscrivono.

E invece sbagliano. Questi siti non nascono per gli sfigati, tutt’altro, nascono per gente che non ha tempo e occasioni per conoscere qualcuno e non a caso in America l’online dating ha una storia più lunga e per gli americani è NORMALE, anzi normalissimo, incontrarsi sul web.

Quello che ho notato nella mia piccola esperienza americana è che qui i ragazzi tendono a sposarsi presto con il/la ragazzetto/a conosciuto/a al college e far subito dei figli, poi  però divorziano intorno ai 30/35 anni. Quindi succede che se sei un/a single di quella età hai alte probabilità di trovare una donna/uomo che ha un divorzio alle spalle e almeno un bambino. E quindi le occasioni per conoscersi si riducono. E’ vero che gli americani sono molto friendly ma spesso si trascorre tutta la giornata in ufficio e la sera si ha sicuramente più voglia di mettersi a chattare che andare al bar. Insomma in una società che ormai vive in simbiosi col proprio computer cosa c’é di male ad incontrarsi online? Secondo me niente.

Senza contare la naturalezza di questi incontri: nessuna pressione, nessuna ansia,  tanto ormai con la chat, i video e lo scambio di foto…non si tratta certo di un incontro al buio (se nessuno dei due ha mentito, questo é certamente un rischio…ma differisce molto dagli incontri “reali”?)

Per esperienza so che tramite il web si possono stringere grandi amicizie e allora perché non trovarci anche l’amore? E’ solo un’alternativa in più.



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