Tirrenia è l’ennesimo tracollo dei trasporti di Stato., con inevitabile sequela di multe europee , licenziamenti, polemiche e vendite contrastate vivrà oggi in un passaggio decisivo. Matteoli, ministro dei trasporti, presenterà ai sindacati di Cgil, Cisl e Uil una situazione drammatica : su 600 milioni di fatturato , i 220 milioni di contributi pubblici statali scenderanno a 174 milioni . Inevitabile un taglio dei costi : nel mirino i collegamenti tra Liguria e Sardegna , e tutti i collegamenti interni tra le isole minori in Sicilia , Toscana e Campania.
Le ultime indiscrezioni dicono che le Regioni , salveranno l’estate : quattro regioni metteranno sul piatto una ventina di milioni di euro. La Sicilia dovrebbe sostenere lo sforzo maggiore. Nessun collegamento dunque , qualche riduzione delle corse ( 10% si dice) e proprio sulle tratte turistiche in modo che i privati riescono a compensare .
I 500 dei 3100 lavoratori si avviano alla cassa integrazione con la prospettiva molto concreta di non tornare più al lavoro , perché Fintecna dovrà concludere la cessione. Il governo italiano si è impegnato con l’Europa a privatizzare le compagnie entro l’anno.
I sindacati , dopo tre scioperi e mesi di protesta, contestano questo percorso convinti che, anche per l’abbassamento dei costi della crisi , si possono trovare le risorse per arrivare alla fine 2009 senza tagli di personale né di rotte e nel mentre scegliere il nuovo compratore anche sulla base del piano industriale “E’ assurdo che il governo si metta a fare tagli senza prima vendere – commenta il segretario della Fit-Cgil , Roberto Scotti – , già la crisi costringe a vendere a prezzi bassissimi , ma così riduce ancora di più il valore dell’azienda”.
Il problema si ripresenterà a settembre e questa volta i tagli saranno definitivi , facendo esplodere l’emergenza sociale per i lavoratori e soprattutto il rischio isolamento invernale per le Isole minori del Paese.
Tirrenia come Alitalia, le colpe non si sa mai a chi addebitarle : una gestione lontana da ogni controllo e pretesa di efficienza. Franco Pecorini è da 25 anni che gestisce la compagnia. L’Europa dava come ultimo ,per l’apertura del mercato dei passeggeri , il 2008. Nessuno o pochi acquisteranno in blocco tutto il gruppo , i 900 milioni di debiti che gravano sulla società e lo stato di agitazione dei sindacati dissuaderebbe chiunque. Per fine anno il modello Alitalia si riproporrà in toto : lo Stato si accolla debiti e il costo degli esuberi mentre un gruppo di privati salvatori della Tirrenia acquisterà . con trattativa privata, la flotta e le rotte.
pubblicato 14 maggio 2009
madyur
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