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Un altro grande se ne è andato: Ralph Mooney, autore e pedal steel player

Creato il 24 marzo 2011 da Godblesscountry @massimoannibale

Una recente foto di Ralph Mooney alla pedal steel guitarLa musica country non è fatta solo da chi la canta sul palco, ma anche da chi la scrive. Musicisti spesso nell’ombra, la cui fama non va di pari passo con quella dell’artista che porta le loro parole o la loro musica al successo delle classifiche di vendita. Ralph Mooney, scomparso lunedì all’età di 82 anni, era uno di loro. Non molti di voi lo conosceranno ma è necessario che CountryStateLine tributi anche a lui un doveroso grazie ed un sentito applauso per ciò che ha fatto. Mooney è stato infatti co-autore con Charles Seals di “Crazy Arms”, il suo più grande successo e forse la canzone più famosa di Ray Price (foto a colori più in basso), che col suo meraviglioso shuffle in 4 tempi a base rock&roll ma dall’anima honky-tonk, la portò al primo posto delle classiche di vendita nel 1956 e fu in seguito tra le 20 canzoni più vendute anche per Patzy Cline, Marion Worth e Willie Nelson che pure la reinterpretarono (ma non dimentichiamo Patty Loveless che ne ha reso una stupenda e coerente versione in “Sleepless Nights” nel 2008). Per me, poi, affascinato oltre misura dallo strumento della pedal steel guitar, l’omaggio è doppiamente sentito in quanto Mr. Mooney è stato un decano ed uno straordinario virtuoso di questo magico strumento della musica country, che suonò fino a poco tempo prima di mancare. Era nato il 16 settembre 1928 a Duncan, in Oklahoma. La musica country era agli albori e lo affascinò fin da bambino. Dopo essersi trasferito a vivere con la sorella imparò a suonare la chitarra, il mandolino e il violino. Quello che divenne poi il suo strumento preferito Mr. Mooney lo conobbe grazie ad un altro straordinario precursore, Leon McAuliffe, che con i suoi Cimarron Boys nella loro interpretazione di “Guitar Rag” lo fecero perdutamente innamorare dell’inconfondibile suono della pedal.
Ray PriceRalph Mooney lavorò con innumerevoli gruppi musicali a livello amatoriale incidendo i suoi primi dischi con il gruppo degli Skeets McDonalds. Nel 1950, mentre era ospite fisso di uno show radiofonico, “The Squeakin’ Deacon’s”, incontrò Wynn Stewart e si unì a lui. Incontrò Buck Owen e lavorò con lui al tempo dei suoi primi successi come “Foolin’ Around” e “Under Your Spell Again”. Mr. Mooney fu anche chitarra solista nei primi dischi incisi da Stewart per la Capitol Records. Nel 1961 si trasferì con lo stesso Stewart a Las Vegas e lì lavoro per due anni nel suo club privato, al quale anche Merle Haggard si unì per diverso tempo. Quando Haggard registrò i suoi primi dischi per la Tally Records, Mr. Mooney si trasferì lì con lui e fu per diverso tempo il suo pedal steel player preferito (nonché il più richiesto per tutte le registrazioni della Tally). Quando fece il suo ritorno in California Stewart decise invece di rimanere di stanza a Las Vegas per ulteriori sei anni ed in questo periodo Ralph Mooney suonava dal vivo con la band di Stewart ogni volta che si trovava a passare per il Nevada. Continuò peraltro a lavorare con Merle Haggard alla pedal steel mentre Haggard registrava nel frattempo alcuni dei suoi più famosi successi, da “Sing Me Back Home” e “Swinging Doors” a “The Bottle Let Me Down”.
Un giovane Ralph Mooney alla pedal steel guitarMr. Mooney tornò a suonare con Stewart negli anni ’60 e poco dopo entrò a far parte della band di Waylong Jennings, The Waylors, con i quali rimase per più di 20 anni. Come scrive Rich Kienzle nell’introduzione di “Waylon Live: The Expanded Edition”, una sera durante un concerto ad Austin (Texas), introducendo sul palco I suoi ragazzi, lo stesso Waylon Jennings esortò Mr. Mooney «a mostrare al pubblicò il piede che ha reso Merle Haggard una star» (perché la pedal steel guitar è suonata aiutandosi con i piedi per rendere i suoni della stessa più lunghi o più brevi, alla bisogna, più o meno come in un pianoforte). Jennings non stava esagerando. Lo stile di Ralph Eugene Mooney era imitato ovunque e aveva reso celebri tanti artisti, inclusi anche diversi provenienti dalla West Coast. Con il suo tono pulito ed il suo stile essenziale era in pratica l’elemento di coesione della band di Jennings, composta di elementi di provenienza eterogenea e musicalmente quasi disparata. Suonava esattamente quello di cui la canzone di Waylon aveva bisogno, né più né meno, e rese lo stile della band unico. Senza di lui il suono di Waylon Jennings e dei suoi Waylors avrebbe certo finito per essere più aggressivo urtando la sensibilità dei molti puristi e appassionati della country music old time dell’epoca (non dimentichiamo che quando arrivò Waylon Jennings il movimento country reazionario pensò che egli stesse distruggendo musicalmente quanto di più caro la musica country avesse fin lì costruito). Ma con la sua pedal steel guitar Mr. Mooney rese quel suono niente altro che un gran bel country. Una volta, a proposito di “Crazy Arms”, Mr. Mooney dichiarò: «E’ stata incisa da così tanti diversi artisti… Oggi starei facendo la fame se non fosse per gli assegni di pagamento dei diritti d’autore che puntualmente mi arrivano». Per la cronaca, scrisse anche “Foolin” per Johnny Rodriguez, che nel 1983 scalò la classifica fino alla quarta posizione.
Nel 1983 Mr. Mooney era stato dichiarato membro ufficiale della Steel Guitar Hall of Fame.
Rest in peace Ralph Eugene Mooney.
M.A.
(Ringrazio SteelGuitarForum.com)


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