Scena indimenticabile. Sono molto diffusi i poster con Alberto Sordi alle prese con i "macaroni".
In "Un americano a Roma", protagonista assoluto è Nando Mericoni (Alberto Sordi), un bambinone (oggi, diremo bamboccione) che vuole essere americano (come i ragazzi di oggi che sognano di diventare tronisti o veline e si atteggiano a tali senza esserlo). Insomma, ieri come oggi, i mass media possono fare danni e accrescere dei miti fasulli.
Nando è convinto di saper parlare l'inglese ("Orait, orait...awanagana!") e vive ogni situazione come in un film americano. Proprio da un film made in USA, "La 14° ora", prende ispirazione per compiere un gesto estremo...
Si piazza in cima al Colosseo e minaccia di buttarsi se non gli pagano un biglietto per l'America.
I suoi genitori, la fidanzata, gli amici accorrono per convincerlo a scendere e non resistono alla tentazione di raccontare qualche stupidaggine fatta da Nando ai giornalisti presenti.
Saranno proprio le sue stupidaggini a impedirgli di realizzare il suo sogno.
Ma Nando Mericoni non si arrende!
Il personaggio di Nando Mericoni è stato pensato per un film a episodi del 1953, "Un giorno in pretura", e la sua ultima apparizione è in un altro film a episodi, "Di che segno sei?" del 1975.
In mezzo c'è "Un americano a Roma", 1954.
Fu il primo vero grande successo di Alberto Sordi. L'inizio di una grande carriera che lo consacrerà a mito del cinema italiano. ("Lo sceicco bianco", 1952, e "I vitelloni", 1953, furono apprezzati solo negli anni a venire.)
"Un americano a Roma" ebbe talmente tanto successo che persino in America non poterono ignorarlo, e Alberto Sordi ricevette la cittadinanza onoraria di Kansas City.