L’atteggiamento delle aziende verso il FOSS ha subito una strana evoluzione. In principio ignorato, poi temuto e contrastato, ora valutato come opportunita’ viene corteggiato e utilizzato (o sfruttato). A far cambiare idea hanno influito vari fattori, il principale e’ che il FOSS rappresenta una risorsa che le aziende non possono piu’ ignorare, nonostante i suoi lati negativi, possiede degli indubbi vantaggi.
Pinocchio, il Gatto e la Volpe, una illustrazione realizzata per Liber Liber da Lorenzo Milito
Non va sottovalutato neppure il fatto che alcuni Paesi emergenti abbiano cominciato a fare ampio uso del FOSS, cosa che ha obbligato alcune aziende – generalmente dedite a una feroce concorrenza anche a colpi di FUD – a darsi una calmata. Se vi state chiedendo il motivo, mettetevi nei panni di una multinazionale del software proprietario che non riesce a penetrare il mercato di un Paese emergente, e chiedetevi se attaccare il FOSS mettendosi contro il Governo di quel Paese e i suoi abitanti sia una scelta razionale.
Questi atteggiamenti morbidi (anche se spesso solo di facciata) verso il FOSS hanno portato alla nascita di collaborazioni importanti tra questi due mondi che sembravano inconciliabili, in tanti in questo vedono una grande opportunita’. Infatti queste aziende portano soldi, molti soldi, e anche sviluppatori. Basti pensare a Google con i suoi Summer of Code. Altri in questo vedono un pericolo. Come spesso succede bisogna evitare i paraocchi, sia quelli che ci impediscono di vedere i vantaggi e le opportunita’, sia quelli che ci impediscono di vedere gli svantaggi e i pericoli. Valutare situazione per situazione, caso per caso.
Non bisogna mai dimenticare che le aziende non stringono accordi e non cominciano collaborazioni sulla base di sentimenti d’amore o di condivisione di alti valori, ma lo fanno sulla base di un interesse economico. Giustamente, queste aziende devono rispondere delle loro scelte a degli azionisti, che vogliono utili, cosa a volte in contrasto con scelte dettate da valori etici. Non deve stupire dunque se queste aziende stringono accordi col FOSS in certi ambiti per poi combatterlo in altri, o improvvisamente cambiano idea facendo causa per violazione di brevetti (e c’e’ il rischio che succeda anche in futuro).
La Microsoft come saprete non se la sta’ passando benissimo, non e’ in crisi (come qualcuno ha scritto), ma non e’ neppure ai livello del suo periodo d’oro. Il problema e’ che per mantenere la sua posizione nel mercato e l’altissimo numero di dipendenti deve mantenere degli alti livelli di crescita del fatturato. Cosa che non e’ sempre possibile, e se il periodo di difficolta’ si prolunga, diventa insostenibile. In gran parte questa “crisi” e’ dovuta al rallentamento dell’economia statunitense (il piu’ grande bacino di ricavi per la Microsoft), la difficolta’ di penetrare i mercati in crescita ha fatto il resto. Ovviamente investire nel FOSS non e’ la panacea per tutti i mali, non e’ che basta investire nel FOSS per guadagnare (anzi). Canonical e’ li’ a testimoniarlo, e Nokia a ribadirlo. Tuttavia spesso per l’azienda costituisce l’opportunita’ di aprire (o entrare in) un nuovo mercato.
Secondo Dana Blankenhorn la “crisi” potrebbe portare la Microsoft a compiere azioni esagerate contro il FOSS. L’articolo (“Microsoft tea party against open source“) e’ piuttosto opinabile, a parte che sembra parli di Microsoft solo per fare l’analogia con la situazione politica americana. Avrebbe dovuto scrivere di politica senza alcuna analogia, ma evidentemente essendo un sito di tecnologia non l’ha potuto fare. Inoltre non ci sarebbe nulla di strano se Microsoft decidesse di contrastare con ancore piu’ forza il FOSS. Non sarebbe bello, ma non credo stupisca qualcuno. E’ finito il periodo di pace (se mai ce ne fosse stato uno)?
Queste sono le parole di Tivanka Ellawala su Android a proposito della causa di Oracle contro Google:
“It does infringe on a bunch of patents, and there’s a cost associated with that, [...] So there’s a… cost associated with Android that doesn’t make it free.”
Queste invece le parole di Hernan Rincon contro l’uso del FOSS da parte del Governo brasiliano:
“When you can not compete, you are declaring open. This masks incompetence”
Ma non basta, Microsoft proprio in questi giorni e’ alla ricerca di figure professionali qualificate per contrastare il FOSS si parla espressamente di OpenOffice.org (e a ragione), GNU/Linux e FOSS.
Queste grosse aziende tendono a ricercare economie di scala per mantenere gli alti ricavi e i bassi costi indispensabili per gli investimenti, necessari per continuare a crescere. La loro destinazione e’ dunque il monopolio, o comunque un mercato che gli si avvicini il piu’ possibile. Per raggiungere questa destinazione cambiano spesso rotta, in base ai venti, alle correnti e agli ostacoli che incontrano, ma senza mai perdere di vista la destinazione. Per il mondo del FOSS diventa allora vitale riuscire ad approfittare dei cambi di rotta che vanno a proprio vantaggio e resistere a quelli che vanno a proprio svantaggio.
Il FOSS e’ un mondo in equilibrio precario, deve saper dosare la resistenza alle forze che cercano di farlo cadere, chi ti tira oggi puo’ spingerti domani e chi ti spinge oggi potrebbe tirarti domani.
[^] torna su | post<li> |