Le indosserete sempre, quindi dovranno rispettare i gusti di entrambi
In antichità, durante il rito, veniva tracciato un cerchio in terra intorno alla coppia, come simbolo di buon augurio. Il cerchio rappresentava una forma infinita, da cui non potersi staccare, e di conseguenza quel cerchio si è man mano trasformato in anello. Un anello che veniva indossato all’anulare della mano sinistra,nel dito dove secondo gli antichi romani passava una vena che portava direttamente al cuore.
La Fede, il simbolo eterno dell’amore promesso, viene scambiata in uno dei momenti più magici della propria vita. Due cerchi che rappresentano il legame e l’appartenenza dell’uno all’altro, al quale si giura cura e fedeltà. Solitamente dorate e pregiate, non un gioiello qualsiasi, ma IL gioiello esclusivo delle nozze.
Per questo motivo è severamente vietato che le mani indossino altri monili, la fede deve essere l’unico prezioso. E’ Un anello che lega gli sposi per tutta la vita e che, come il resto dei preparativi più importanti, li deve rappresentare. Per questo motivo è opportuno che siano sempre scelte dagli sposi, anche quando regalate. La tradizione vede spesso che siano i testimoni ad omaggiare gli sposi delle fedi; in questo caso è consigliabile accompagnarli per provare tutti i modelli che vi attirano.
Altre volte, invece, accade che siano direttamente gli sposi a procedere all’acquisto, come ultimo dono da fidanzati. In ogni caso anche questo preparativo richiede un po’ di anticipo e di attenzione; infatti si raccomanda di affidarle al testimone prescelto per la loro custodia.Le fedi più vendute sono quelle classiche, tondeggianti e in oro giallo, ma le ultime tendenze hanno introdotto l’oro bianco e quello rosa, il platino, l’argento e il bronzo. E’ possibile impreziosire il semplice modello con diamantini o effetti particolari semimoventi. L’importante è che piacciano a entrambi e che siano gemelle, unica eccezione per il brillantino che può essere anche solo su quella femminile.
Ottima soluzione quella della fede personalizzata, come quelle realizzate da Max Faletto, orafo di Cavagnolo, definito dai giornali “Ingegnere dell’arte orafa, per la sua capacità di realizzare oggetti con metalli e pietre preziose. Nel suo laboratorio Max da vita ai gioielli pensati dagli sposi, la cui firma non sarà una marca celeberrima, ma proprio la loro. Basterà uno schizzo o una foto per poter creare il gioiello desiderato. Perfino grandi marchi si avvalgono della sua manualità. La sua gamma vanta una sessantina di modelli da cui prendere spunto.Potrete essere voi i creatori delle vostre fedi!