Un anniversario fatto di emozioni

Da Narratore @Narratore74

25 settembre 1995, una data che per tanti non vorrà dire nulla ma che invece, guardando un po’ più a fondo, si può affermare che ha cambiato una parte della nostra società, dando il via a qualcosa che ancora oggi vive e prospera.

Esatto, diciannove anni fa veniva commercializzata, ufficialmente, la Playstation nel nostro paese.
È vero, il lancio ufficiale ci fu nel dicembre dell’anno precedente, in Giappone, ma anche se una minima parte di videogiocatori spesero una fortuna per poterla avere in anteprima, per quanto riguarda l’Europa la vera rivoluzione sarebbe nata più di un anno dopo.

La Playstation è, senza ombra di dubbio, il ponte di collegamento di due generazioni di videogiocatori, abituati fino a quel giorno a giochi graficamente più poveri e, ovviamente, meno diffusi. La Sony riuscì a portare i videogames alla portata di chiunque, che fossero giovani o meno giovani, conquistandosi una fetta di mercato che negli anni si è trasformata in un business dalle cifre a parecchi zeri.
È grazie alla Playstation se personaggi come Lara Croft sono diventati icone della cultura moderna. Centinaia di titoli, ancora oggi, a detta di ogni appassionato, molto al di sopra della media dei videogames più recenti.

Grafica poligonale, l’introduzione di un joypad pressochè perfetto (con quel suo dualshock che a ripensarci posso sentire ancora le vibrazioni), l’ingresso della possibilità di poter salvare la propria partita e un merchandising spinto ai massimi livelli. Un piano perfetto che funzionò a meraviglia.
Era possibile trovare i quattro simboli, ormai entrati nella mentalità comune, ovunque. Tram, cartelloni pubblicitari, riviste e televisione. Tutti impazzivano per quella scatola grigia, per i cd a fondo nero e per tutti era disponibile il gioco giusto.

Avventure, gdr, sportivi e gestionali, la lista era infinita, con titoli che ancora adesso sono vere e proprie chicche ricercate da collezionisti e appassionati.

Final Fantasy 7, Metal Gear Solid, Gran Turismo, Pes, la lista è infinita, si potrebbe andare avanti per ore, senza mai stancarsi. E ogni volta che sembrerà di essere arrivati alla fine, ci verrà in mente un titolo che avevamo dimenticato.
Se i videogames sono quel che sono, oggi lo dobbiamo soprattutto a lei.
Mi sembra giusto festeggiarla così.


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