Un anno

Creato il 15 agosto 2014 da Greg Petrelli

Un mappamondo... sui muri di La Plata


Un anno fa ho iniziato un bellissimo viaggio che, come tutti i viaggi, continua ogni giorno finchè vogliamo che continui o finchè non iniziamo un altro viaggio... ma queste sono solo parole: passiamo ai fatti e, soprattutto, alle cazzate! Come forse qualcuno già saprà sono partito dall' Italia alla volta di Panamà, dove ho lavorato alla machimbradora, a  parte un viaggetto in Costarica, fino a fine ottobre. 

La machimbradora

Da Panamà un aereo mi ha portato a Lima, in Perù; da Lima sono andato a Cusco in bus e, sembre in bus e con molti sforzi, ho raggiunto Macchu Picchu.

Greg... a Machu Picchu

 
Ho proseguito verso sud, per passare dal lago Titicaca spostarmi in Bolivia: La Paz, perla delle Ande, seria e gioiosa, il salar di Uyunì (il deserto di sale più vasto del mondo) e Potosì, regina delle schiave che dorme sotto il Cerro Rico, hanno preceduto un viaggetto niente male: trenta ore di bus fino a Buenos Aires

Il salario di Uyuny

Poi La Plata, dove c'era molto da festeggiare, e tutto un altro viaggio nel viaggio: le cascate di Iguasù, la città di Cordoba, con la sua storia, il suo calore e i blackout. 

Una festa a lungo attesa

Dall'altro lato del fiume (Rio de la Plata) ci sono Colonia del Sacramento e Montevideo che si lasciano docilmente visitare.
L'Uruguay però non fa per me: è troppo vicino all'Argentina... e dall'Argentina non è che puoi stare lontano troppo facilmente, una volta che te ne innamori. Ed è risaputo, che io sia innamorato; per cui ritorno a La Plata per la mia ultima settimana d'estate. 

Alla Cancha del Lobo

A gennaio sono ripartito alla volta dell'Italia dove mi sono fermato giusto il tempo necessario per schiarirmi le idee...
e a marzo sono ripartito o ritornato, a seconda dei punti di vista. Sono qui, in quell' Argentina che per me rimane lo splendido paese del SI PUO' FARE

In Italia insieme al mio mitico padre!

Non ho fatto nulla di eccezionale, non ho scoperto nulla di nuovo, ho solo camminato qualche chilometro più in là del solito. Sono stato me stesso per tutta la vita e non credo di poter essere qualcun altro proprio ora: continuo a cambiare qui come continuerei a farlo in qualsiasi altro posto.

Festeggiando, a Buenos Aires


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