Non ho più il fisico.
Sto cercando di riprendermi dai bagordi di fine anno e non è semplice. Oltretutto Carlotta mi ha lasciata qui da sola, in balìa dei clienti nervosi perché ricominciano a lavorare dopo le feste e di Giancarlo il Tarlo che cerca di avventarsi sulle mie letture di inizo anno.
Già, perché come al solito non sto leggendo un solo libro. Ne sto leggendo tre alla volta, dopo aver terminato Open alla fine del 2012 (a proposito, ve lo consiglio, è una bella lettura nonostante si tratti della biografia di un tennista. E ci credo che è una bella lettura, a curarlo ci ha pensato un certo J. R. Moehringer, autore de Il bar delle grandi speranze. Altro libro che sta nel mio scaffale dei non letti, ma che dovrò terminare al più presto. Dalle prime pagine è un libro coi controcoglioni, e a dirla tutta il titolo è perfetto per questo bar).
Quest’anno ho un libro di Vitali, Regalo di nozze, sul kindle (siano sempre ringraziate le offerte lampo e i regali di natale di Amazon per Kindle) e due libri cartacei.
Il primo è The Casual Vacancy. Sì, in inglese. Arriva da Londra e me l’ha portato Beatrice personalmente di persona. Ho voluto il cartaceo perché la versione digitale mi ha fatta incazzare non poco.
Il secondo è Storia degli Etruschi e mi serve per studiare. Ho deciso di aggiungere l’attività di apprendista guida turistica all’attività di apprendista barista. E si sa che a fare l’apprendista guida turistica a Roma devi fare i conti anche con gli etruschi. In versione digitale, questo, non si trova nemmeno a pagarlo oro. Poco male, comunque. Avevo gli ultimi rimasugli di sconti sulla mia carta più di Feltrinelli, che con quest’anno va in pensione definitivamente.
Come cambiano le abitudini di lettura e di acquisto, signora mia…
E voi, con cosa avete iniziato l’anno letterario? Fatemi sapere che sono curiosa. Magari se c’è qualcosa di interessante me lo appunto per la lista dei regali di compleanno.