“Sì, subito!” Il bar è lo stesso da ormai cinque mesi all’incirca. È bello crearsi delle abitudini.
“Senti, scusa la domanda ma com’è che avete aperto una libreria? Non è facile in questo periodo. E poi siete anche in due!” Sì, 3a barista ci conosce, ormai. “Vuoi sapere com’è andata? Eravamo a casa di amici e dopo una bella mangiata e i preparativi per una presentazione al Salone del Libro di Torino, ci è venuta l’idea. Adesso che mi ci fai pensare era proprio l’anno scorso, in questo periodo! Comunque, tra un arriccia capelli e un bicchierino di whisky, l’idea sembrava sempre più realizzabile e così armi e bagagli, sei mesi dopo il Lupo Rosso si è trasferito da Padova a Torino. Adesso eccoci qui!” Mi posa di fronte le due tazze, “Vuoi dirmi che eravate ubriache quando lo avete deciso?” Mi viene da ridere, perché in parte è così, in parte si è realizzato il sogno di una vita. “Correggimi i caffè con la grappa, va… Chissà che non vengano fuori altre idee.”