Si tratta di tecnologie che consentono la realizzazione di elementi strutturali su Luna e Marte come pure il sostentamento di missioni umane su Marte attraverso lo sfruttamento delle risorse disponibili su tali corpi celesti. In particolare due stadi delle tecnologie sviluppate che riguardano l’arricchimento del suolo lunare in ilmenite (ossido misto di ferro e titanio), necessario anche alla produzione di ossigeno sulla Luna, e la realizzazione degli elementi strutturali sono tra quelle prese in considerazione per i futuri scenari di esplorazione robotica ed umana dello spazio da parte della NASA nell’ambito dell’ISECG (International Space Exploration Coordination Group). Il Johnson Space Center della NASA in particolare ha recentemente rinnovato l’interesse a tutte le tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto COSMIC, richiedendo di poter analizzare i documenti scientifici e brevettuali disponibili.
Prosegue Cao – “Si auspica in particolare che l’Agenzia Spaziale Italiana, che ha recentemente confermato l’impegno a dare visibilità e promuovere la prosecuzione del progetto COSMIC presso i partner nazionali e internazionali interessati, possa in particolare concorrere anche finanziariamente e nel più breve tempo possibile al raggiungimento del seguente obiettivo: la progettazione e realizzazione di dimostratori terrestri delle tecnologie brevettate per future missioni robotiche e umane, anche nella configurazione compatibile con i “lander” lunari di prossima realizzazione e lancio, che consentirebbe di portare la Sardegna e l’Italia in una posizione di chiara rilevanza nel settore dell’esplorazione robotica ed umana dello spazio”.
Tale obiettivo potrà essere realizzato anche attraverso il Distretto Aerospaziale della Sardegna, le cui tematiche sono state inserite tra le “Smart Specializations” dalla Regione stessa nell’ambito della programmazione 2014-2020.