Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha chiesto alle autorità burundesi di “considerare seriamente” un rinvio delle elezioni previste nel paese a partire da lunedì, quando dovrebbero tenersi le parlamentari e le municipali. Secondo Ban il voto, si legge in un comunicato delle Nazioni Unite dovrebbe essere fatto slittare – come già avvenuto più volte negli ultimi mesi – allo scopo di creare “un ambiente che conduca ad elezioni inclusive, pacifiche e trasparenti”.
Proprio in queste ore, tuttavia, l’opposizione, attraverso uno dei suoi leader, Charles Nditije, ha annunciato che boicotterà il voto, giudicando che non esistano le condizioni per tenere le varie tornate elettorali. Per il 15 luglio, infatti, sono in programma anche le presidenziali, in cui correrà per un terzo mandato – considerato da molti incostituzionale – anche il capo di stato uscente Pierre Nkurunziza.
Un appello al boicottaggio è giunto anche dalla società civile locale. Da fine aprile, quando Nkurunziza ha annunciato la sua ricandidatura, si susseguono proteste di piazza, in cui si sono registrati finora circa 70 morti.
Proprio dalle violenze nella capitale fuggivano gli studenti che si erano rifugiati ieri nell’ambasciata degli Stati Uniti a Bujumbura. Secondo quanto comunicato dalla stessa rappresentanza diplomatica, però, nelle scorse ore i giovani hanno lasciato l’edificio “di loro spontanea volontà” dopo un colloquio con l’ambasciatrice Dawn Liberi. Ora, secondo la stessa fonte, si trovano “in un rifugio gestito da un ente religioso”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)