Un arabo buono - Yoram Kaniuk

Creato il 17 aprile 2013 da La Stamberga Dei Lettori
I Contenuti

Il romanzo racconta la storia di Yosef, arabo per parte di padre ed ebreo per parte di madre: nel suo desiderio di appartenenza e nella sua anima sensibile di artista si rispecchiano la storia e le ambizioni di due popoli irrequieti; un'eredità irrequieta e non sostenibile.

La Recensione
Scritto da Yoram Kaniuk nell’ormai lontano1983, Un arabo buono, pubblicato di recente da Giuntina nella collana Israeliana, è un romanzo quanto mai profondo ed attuale. Kaniuk, uno dei più illustri rappresentanti della letteratura di Israele, personalità dal carattere tormentato, dissacratorio, com’è tormentato e  dissacratorio è l’amore per il suo Paese, ci fa partecipi di una vicenda eterna, non certo limitata al contrasto tra Ebrei ed Arabi. Il dramma cioè che colpisce chiunque viva una doppia identità, si trovi sospeso tra due mondi, all’apparenza inconciliabili. Protagonista e io narrante della vicenda è Yosef: Yosef Rosenzweig, dal cognome della madre ebrea, così si legge su un passaporto; ma anche Yosef Sherara, dal cognome della famiglia araba del padre, come risulta dal secondo documento d’identità.
In una lunga, complessa confessione Yosef, uomo dal sensibile temperamento artistico, rivive la propria sofferta storia, gli affetti, le amicizie, le rotture dolorose, sempre in bilico sul baratro della follia; follia che gli ghermirà la nonna Kathe e la mamma Eva. Mentre ci fa rivivere la storia dell’Europa e del Medio Oriente, l’Autore scandaglia senza infingimenti le vicende e le contraddizioni dei personaggi, simbolo della lotta di due popoli per la stessa terra, ma lo fa, per lo più, in modo intimo, personale, spesso duro, ma senza paraocchi ideologici. Un andirivieni tra passato e presente, come ci ha abituati con i suoi libri.Una prosa talora dispersiva, quasi a voler indurre il lettore a smarrirsi nei suoi meandri, ma ricca di fascino e di sapore, anche se non vengono certo raggiunti i vertici poetici del successivo 1948, uscito nel 2010: una sorta di testamento spirituale, che ha il fascino del vissuto diretto, poiché scrittore ed io narrante coincidono.L’unica illusoria via d’uscita per Yosef ebreo/arabo è dipingere, con il supporto di un amico pilota, il deserto di rosso. Come il sangue che simboleggia la storia intrecciata di Ebrei e Arabi.
Una storia destinata dunque a essere per sempre tragica o forse, da questa realtà divisa, può nascere una, sia pur difficile, speranza?

Giudizio:

+4stelle+
Articolo di Mara
Dettagli del libro
  • Titolo: Un arabo buono
  • Titolo originale: Aravì Tov
  • Autore: Yoram Kaniuk
  • Traduttore: Elena Loewenthal
  • Editore: Giuntina
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • Collana: Israeliana
  • ISBN-13: 978-88-8057-457-6
  • Pagine: 226
  • Formato - Prezzo: Brossura - 15.00 Euro  
  

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