Asma al-Assad e Paolo Matthiae nell'ottobre 2004.
Photo credit: LOUAI BESHARA/AFP/Getty Images.
Nonostante sia facilmente comprensibile la realpolitik che ha portato alla premiazione - ma era davvero necessaria? - ci si chiede come mai le foto della cerimonia siano ancora ben visibili sul sito della Missione, nonostante gli eventi più recenti inducano ad una riflessione sui rapporti con le autorità della Siria. Molte riviste internazionali hanno ritirato dai propri siti web le interviste con personalità siriane, anche Vogue per dire. Ma probabilmente la situazione siriana non è molto chiara: se qualche mese fa Matthiae affermava che "non c'è nessun motivo di allarme sulle attività archeologiche e sul patrimonio culturale della Siria", intanto l'esercito siriano bombarda dentro i siti archeologici (qui il video di Apamea nel marzo scorso) e si ha notizia di diversi musei saccheggiati. Per seguire la situazione consiglio il gruppo su Facebook.
Per quanto riguarda la Sapienza, purtroppo non si tratta neanche della prima laurea onorifica dedicata ad un dittatore: solo qualche anno dopo, veniva insignito nientemeno che Gheddafi con una cerimonia ancora impressa nella memoria di tutti, anche delle amazzoni che lo accompagnavano.
E mentre dal 23 marzo scorso la signora Assad non può mettere piede in tutta l'Unione Europea a causa delle sanzioni internazionali dovute alle guerra civile - tranne il Regno Unito di cui è cittadina e dove non esita a spendere cifre ingenti - la sua premiazione appare sul sito web (con la data sbagliata) di una delle più autorevoli missioni archeologiche italiane.