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Un atroce incubo realmente accaduto: Diaz. Don’t clean up this blood, la recensione

Creato il 18 aprile 2012 da Emeraldforest @EmeraldForest2

Un atroce incubo realmente accaduto: Diaz. Don’t clean up this blood, la recensioneGenova. 21 luglio 2001. Il G8 è oramai agli sgoccioli. A causa della mancanza di treni per deflusso molti saranno costretti a rimanere in città durante la notte per partire la mattina successiva:  il Genoa Social Forum fa il possibile per risolvere la mancanza di posti letto, mettendo a disposizione anche il proprio centro di coordinamento, ovvero la oggi tristemente famosa scuola Diaz.

A mezzanotte avrà inizio un vero e proprio incubo: 93 persone saranno pestate e malmenate durante la ricerca di black bloc da alcuni reparti della digos: 61 feriti portati in ospedale, dei quali 3 in prognosi riservata e uno in coma. Per alcuni l’incubo non finirà che giorni dopo perché sarà trasportato nella caserma di Bolzaneto dove sarà sottoposto da poliziotti, medici e infermieri a torture e umiliazioni paragonabili a quelle avvenute nel corso della seconda guerra mondiale.

Il regista Daniele Vicari, non aiutato né da Rai né da Medusa che si rifiutarono di finanziare il progetto, mette in scena un abile ricostruzione corale degli atroci avvenimenti della Diaz e di Bolzaneto e ha l’accortezza di mettere lo spettatore nella condizione emotiva dei “prigionieri” che quella notte subirono di tutto: una violenza mostrata con l’obiettivo scuotere il solitamente passivo e assopito pubblico e di provocare  in esso lacrime, rabbia, e disgusto.

Peccato che qui in Italia il reato di tortura non è previsto dal codice penale e che forse i reati commessi dai 28 poliziotti accusati (tutt’oggi ancora in servizio) cadranno forse in prescrizione per questo motivo senza alcuna condanna effettiva.

L’unica pecca di questa pellicola assolutamente da vedere è che non indaga abbastanza l’insoddisfazione pregressa che provoca l’aggressività dei poliziotti, questione invece trattata discretamente dal film Acab (qui la recensione). Del resto la polizia non è altro che il braccio armato del potere:  questa aggressività accumulata dai suoi membri a causa di insoddisfazioni personali e dall’odio altrui (volutamente incanalato verso di essa dal potere stesso) da qualche parte dovrà purtroppo rifluire e aver sfogo, dove e quando gli sarà permesso ovviamente.

A discapito di questo non approfondito lato della faccenda da parte di Diaz, che ha vinto il premio del pubblico al Festival di Berlino di quest’anno e che vanta la presenza anche di Elio Germano e Renato Scarpa, si può dire che c’era già molta carne al fuoco e di quella molto difficile da trattare e che la pellicola si basa su testimonianze volontarie, oltre che processuali, di parenti degli attivisti e di poliziotti e diciamo che questi ultimi non si sono mostrati, se non per qualche eccezione, particolarmente collaborativi nei confronti dei realizzatori del film…



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COMMENTI (1)

Da OK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
Inviato il 19 aprile a 14:08
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GENOVA DIAZ 21 LUGLIO 2001, quanto è accaduto a Genova nei G8 è deprecabile come quanto è accaduto alle CARCERI FORTEZZA PIEMONTESI FENESTRELLE e come dopo in una storia non lontana SEMPRE a Genova..dove MILITARI SOLDATI BERSAGLIERI inferivano sulla Popolazione Genovese arrecando danni uccisioni di bambini e donne, rapine, violazioni di Chiese, saccheggi e bombardamenti CONTRO i Genovesi che manifestavano i NON volere i savoia..ma preferendo una Repubblica chiamati moti "sacco" di Genova cose e fatti ampiamente documentati nel Comune di Genova e nell'Archivio dio Stato di Biella sezione Generale La Marmora..fatti dei G8 del lager delle Fenestrelle simili a quanto accaduto alla Diaz e come i manifestanti Genovesi con i moti ,sacco di Genova del 1849 soppressi con morte e distruzione da parte di militari bersaglieri sabaudi che sempre a Genova una targa alla memoria ricorda e cita: GENOVA Nell'Aprile 1849 LE TRUPPE DEL RE DI SARDEGNA VITTORIO EMANUELE II AL COMANDO DEL GENERALE ALFONSO LA MARMORA SOTTOPOSERO L'INERME POPOLAZIONE GENOVESE A SACCHEGGI BOMBARDAMENTI E CRUDELI VIOLENZE PROVOCANDO LA MORTE DI MOLTI PACIFICI CITTADINI AGGIUNGENDO COSì ALLA FORZATA ANNESSIONE DELLA REPUBBLICA DI GENOVA AL REGNO DI SARDEGNA DEL 1814 UN ULTERIORE MOTIVO DI BIASIMO AFFINCHè CIò CHE è STATO TROPPO A LUNGO RIMOSSO NON VENGA PI§ DIMENTICATO: 2008 " IL COMUNE DI GENOVA POSE "Questa targa alla memoria è stata messa apposta a FRONTE della statua di vittorio emanuele secondo in Piazza Corvetto a Genova ma a quanto pare la storia a Genova con i fatti di quanto è accaduto alla scuola Diaz per i manifestanti si è ripetuta la storia..cosa che vale per i raccapriccianti fatti accaduti dentro i LAGER delle FENESTRELLE i campi di concentramento piemontesi..a danno della nuova Popolazione Italiana..mandando poi a morire tanti manifestanti di opposizione sabauda..a morire nella GRANDE GUERRA..mandando interi plotoni a baionetta a morire in obbligo contro le mitragliatrici..e per i savoia pochi anni dopo fare morire i propri figli nella seconda Guerra Mondiale..Un Italia fatta con il SANGUE sin dalla Sua stessa creanza..dove i bisnonni e nonni e nostri padri hanno vissuto gli scabrosi fatti non in tutti i libri di storia menzionati..! Morando