Un “Benvenuto Granata” a: Cesare Bovo.

Creato il 09 luglio 2013 da Maurocanavese @Maurone

Questa volta più che un Benvenuto vero e proprio, bisogna esprimere per Cesare Bovo un bentornato, avendo già vestito la casacca granata nel girone di ritorno del 2006/2007 agli ordini di Zaccheroni prima e De Biasi poi. Ma andiamo per ordine.

Cesare Bovo è nato a Roma il 14 Gennaio 1983 ed è calcisticamente cresciuto nel sempre eccelso vivaio giallorosso. Ha fatto parte della rosa che nel 2000/01 ha strappato un avvincente scudetto alla Juventus, ma non è mai sceso in campo; l’anno seguente invece gioca solo un match di coppa Italia a gennaio contro il Brescia. La stagione 2002/03 è quella del suo vero debutto tra i professionisti, grazie al prestito al Lecce, dove rimane due stagioni ed è allenato da Delio Rossi; nella prima stagione mette insieme 11 presenze in serie B e 2 in coppa Italia e può festeggiare la promozione in A, grazie al terzo posto raggiunto dai salentini, mentre l’anno seguente può contare 19 presenze e sopratutto 2 reti in massima serie, di cui una all’Inter nel match vinto in casa che consegna la matematica salvezza ai salentini, poi finiti ottimamente decimi in classifica.
Torna perciò alla casa madre giallorossa che lo gira al Parma per la stagione 2004/05, in Emilia, Bovo mette insieme 31 presenze e nuovamente due gol, e fa il suo debutto in Europa League dove colleziona 8 presenze, mentre la squadra arriva alle semifinali perse contro il CSKA Mosca, in una annata difficile seguita al fallimento societario della Parmalat di Tanzi e che ha visto la squadra salvarsi in campionato dopo lo spareggio contro il Bologna.
Torna alla Roma, che ha intanto ceduto al Palermo metà proprietà del calciatore, e nella stagione 2005/06 colleziona 22 presenze in campionato, 7 in coppa Italia ed altrettante in Europa League, quest’ultime addolcite da una rete. In quella stagione il suo allenatore è Spalletti, che lo gestisce con un po’ di parsimonia, ma che lo utilizza nella doppia finale di coppa Italia persa contro l’Inter.
Nel giugno 2006 il Palermo si aggiudica alle buste l’intero cartellino del giocatore, dove però non gioca se non in una presenza in campionato ed una in coppa Italia, passa quindi proprio al Torino in prestito a gennaio 2007, in granata fa vedere buonissime qualità e sopratutto con De Biasi sembra diventare un imprescindibile pilastro della difesa, togliendosi anche la soddisfazione di siglare il gol vittoria nel match casalingo contro il Cagliari, purtroppo ad aprile subisce un brutto infortunio (il primo di una lunga serie) e non rientra più in campo. A fine stagione rincasa al club di Zamparini che lo cede al Genoa, dove Gasperini lo recupera fisicamente e gli permette di giocare 27 partite in modo continuativo in campionato nella stagione 2007/08.
La stagione successiva è di nuovo al Palermo e vi rimane questa volta per tre stagioni collezionando in questa esperienza 99 presenze in serie A e 7 gol, 8 in coppa Italia con una rete e sette in Europa League. La stagione 2011/12 la inizia sempre con i rosanero, ma dopo il doppio match dei preliminari persi contro il Thun, passa nuovamente al Genoa dove però subisce due brutti infortuni, che lo costringono a mettere insieme solo 8 presenze in campionato, mentre in quella appena conclusa le cose vanno poco meglio e colleziona 13 presenze.

Ha una buona esperienza con le nazionali giovanili, e il suo fiore all’occhiello è l’esperienza con la Under 21 con cui vanta 27 presenze e due gol, di cui una nella finale vinta 3-0 contro la Serbia nel 2004 ed una alle Olimpiadi subito seguenti contro il Mali, competizione che ha portato alla nostra compagine un buon bronzo.

Cesare Bovo ha un fisico che si fa rispettare con i suoi 75 kili distribuiti su un metro e 81 centimetri; sa ricoprire tutti i ruoli della difesa a tre o a quattro, anche se è sopratutto un centrale; è abile come portatore di palla e quindi sa come impostare l’azione sin dalle retrovie e come ha dimostrato anche nella breve esperienza precedente in maglia granata è abile negli inserimenti in area avversaria su azioni di calcio piazzato, dove le sue inzuccate sono sempre pericolose, inoltre ha un discreto tiro dalla distanza. L’unica vera incognita è la sua tenuta fisica che nelle ultime due stagioni gli hanno impedito continuità e soddisfazioni. Ma visto il buon lavoro svolto dallo staff medico e fisioterapico del Torino lo scorso anno con Brighi si può sperare in una buona soluzione anche per Bovo.

Benvenuto e Bentornato Cesare e FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!!



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