Un “Benvenuto Granata” a: Marcelo Larrondo.

Creato il 29 luglio 2013 da Maurocanavese @Maurone

Si rimpingua l’attacco del Torino. Dal Siena è arrivato a titolo definitivo Marcelo Larrondo!

Marcelo Alejandro Larrondo Paez, questo il suo nome completo, è nato il 16 agosto 1988 in Argentina, a Tunujàn, importante cittadina legata alla produzione vinicola, posta sulle coste occidentali del fiume Mendoza. Inizia la carriera calcistica nelle giovanili del River Plate, e nel 2008 con la formazione di categoria dei “milionarios”, partecipa al torneo di Viareggio; nonostante gli argentini non superino il girone di qualificazione, Marcelo si fa notare per le 4 reti in tre partite che gli valgono l’interesse degli osservatori del Siena che nell’estate di quell’anno lo acquistano e lo inseriscono nella rosa della formazione Primavera, dove è protagonista di una memorabile stagione in cui i giovani toscani arrivano a giocarsi la finale del campionato contro il Palermo, vittoriosi quest’ultimi 1-0 con un gol di Abel Hernandez.
Debutta poi l’anno seguente in serie A, sempre con i bianconeri toscani, nel match casalingo impattato per 1-1 contro la Lazio, mentre nel marzo dell’anno seguente segnerà il gol vittoria contro il Bologna; il suo contributo però non eviterà la retrocessione al club della “città del Palio”, in quel momento da poco guidato dalla famiglia Mezzaroma. Continuerà a giocare con la maglia del Siena fino al gennaio di quest’anno, mettendo assieme tra campionato e Coppa Italia 9 gol in 68 presenze, prima di passare in prestito alla Fiorentina, dove fungerà da rincalzo ai vari Jovetic, Liajic, El Hamdaoui e Toni, riuscendo a segnare due gol molto pesanti contro Chievo ed Atalanta, e collezionando sette presenze in totale.
È stato coinvolto anche lui, la scorsa estate, nel filone d’inchiesta del calcioscommesse; dopo un patteggiamento la sua posizione è stata derubricata ad omessa denuncia.

Marcelo, nonostante il suo metro e 91 centimetri e i quasi 80 kg di peso, si mostra come una prima punta longilinea, abile sopratutto di testa, sia in fase di conclusione sia in quella di sponda per i compagni sui lanci in avanti, così da far salire la squadra; fin’ora non è mai stato molto prolifico (se si eccettuano i 6 gol messi a segno in B nella stagione 2010/11), ma pur essendo un destro naturale, ha dimostrato di colpire in maniera vincente anche col mancino. È un po’ il tipico attaccante di scuola sudamericana che alterna prestazioni da tarantolato, in cui è una spina nel fianco della difesa avversaria, ad altre in cui rimane un po’ impalpabile, contribuendo non molto alla causa.
Arriva al Toro probabilmente per colmare l’assenza di una punta di rincalzo, destinata al fraseggio, ricordando che Barreto starà fuori per ancora quasi tre mesi, finché sarà di nuovo disponibile dopo metà Ottobre, quando la propria di squalifica per il calcioscommesse sarà scontata.

Benvenuto Marcelo e FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!!