Un bianco vestito per Marialé

Creato il 20 aprile 2012 da Einzige

un uomo uccide la moglie e il di lei amante sotto gli occhi della figlioletta Marialé. salto temporale fino al presente della fanciulla, che è oggi sposata al marchese Bellavia e vive praticamente reclusa nella principesca tenuta del marito, ad Artena, dintorni di Roma. diversi amici della donna risponderanno all’invito per una festa che si terrà nella villa, anche se il marito non sembra esserne particolarmente felice.
I.Maschere
la festa diviene una carnevalata medievale. messi sù dei vestiti trovati nello scantinato, gli amici smetteranno i perbenisti panni borghesi per lasciarsi andare. c’è chi si veste da gallina, chi da Napoleone, chi da ballerina. ma il gioco- così lo suggerisce Marialé- si attorciglierà su sé stesso per diventare una gara di depravazione, in cui tutti sembrano liberare i propri istinti più brutali: esce fuori il razzismo neanche troppo latente di Gustavo, l’impotenza del mite Sebastiano, l’opportunismo avido del laido Joe, la caducità psicologica di Marialé e le paranoie del marito di lei, Paolo.
II.La grande abbuffata
l’atmosfera, che usa la rievocazione gotica suggerita dal castello Borghese, è pervasa in realtà da uno spirito di goliardica perversione: pur non riuscendo ad ovviare a una parte centrale statica (come molti dei gialli del periodo), il tocco disturbato e disturbante del regista- l’irridente nichilismo dell’abbuffata, ne è un esempio- trasforma un plot da Dieci piccoli indiani in uno sterminio (a onor del vero, a tratti superficiale) delle debolezze e delle piccole blasfemie che ci rendono umani.

titolo originale: Un bianco vestito per Marialéun film di Romano Scavolini1972

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