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"Un bivacco di manipoli" una nota di Franco Bifani

Creato il 30 aprile 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Un bivacco di manipoli

Sarà per il 70° anniversario del 25 aprile, o della morte di Mussolini, sarà per il decisionismo del premier, ma, nonostante che gli eredi della RSI e dell’MSI siano ormai ridotti al lumicino, l'Italia pare popolata da milioni di camicie nere.  Ha ragione Ignazio La Russa, quando ha sbottato, di recente: “Non si erano mai visti tanti fascisti in quest’aula parlamentare”. “Magari Renzi fosse fascista, lo voterei per vent'anni”, ha poi aggiunto.
“Fascista” è ormai un insulto logoro, trito e ritrito, fritto e rifritto, in olio scaduto e scadente, come se i nostri sinistri sinistroidi non avessero null'altro cui attingere, dagli ultimi cent’anni di storia.  Ho iniziato a sentirmelo nelle orecchie, urlato dagli eroi democratici del '68, rigorosamente in eskimo e sciarpina rossa, capeggiati da Curcio e Capanna, su a Milano, prima alla Cattolica, poi alla Statale.  Allora come ora, chi non si allinea al Verbo, alla Via ed alla Verità marxista-leninista modello 2.0 de noantri, viene etichettato come “fascista”. Ora, persino nel nostro augusto Parlamento, non più per le strade e le piazze italiche, rifiorisce e rivive un rigurgito di questa moda, rievocativa e negromantica, di fantasmi del Bieco Ventennio.  La presidente -o presidenta o presidentessa- Boldrini vuole cancellare la scritta Dux dall’Obelisco del Foro Italico, la ministra -o ministro o ministressa- Stefania Giannini ha bollato come “squadristi” chi l’ha contestata alla Festa dell’Unità ; quale Unità?, mi chiedo.  Renato Brunetta, il nostro piccolo grande uomo di governo, ha proclamato: “Non consentiremo che di quest’aula si faccia un bivacco di manipoli renziani”, facendo il verso al Duce, che, però, poteva, ma non ha voluto. Il leader leghista Salvini è convinto che, con le riforme renziane, “torneremo al ventennio fascista, dove i territori contano poco e decide uno solo", SEL lancia crisantemi in aula per la morte della democrazia, Arcangelo Sannicandro nota una “continuità tra lo Stato repubblicano e lo Stato fascista”. La Boldrini stessa è stata accusata dal M5S di essere collusa col fascismo renziano. Dopo questa mia epistola, verrò anch'io bollato come fascista, o meglio, qui da noi, fasìsta?
Franco Bifani

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