L’ordine di dare inizio ai brillamenti è stato dato dal Vice Ministro cileno dei Beni Nazionali, Jorge Maldonado.
Durante l’”esplosiva” cerimonia, la compagnia cilena ICAFAL Ingeniería y Construcción S.A. ha fatto saltare parte della cima del Cerro Armazones, facendo a pezzi circa 5000 metri cubi di roccia. Questa è solo una parte dell’elaborato processo che darà una nuova forma alla montagna, in modo che possa ospitare il telescopio da 39 metri e la sua enorme cupola. Verrà rimosso un totale di 220 000 metri cubi di terra per far posto alla piattaforma dell’E-ELT da 100 per 300 metri.
I lavori di ingegneria civile sul Cerro Armazones sono iniziati nel marzo 2014 e dovrebbero terminare entro 16 mesi. Tra i lavori: la posa e la manutenzione di una strada asfaltata, la costruzione della piattaforma sulla sommità e la costruzione di un condotto di servizio fino alla cima.
La prima luce dell’E-ELT è prevista per il 2024, quando inizierà ad affrontare le più grandi sfide astronomiche del nostro tempo. Il gigantesco telescopio permetterà l’esplorazione di regioni ancora inesplorate dell’Universo – sarà il “più grande occhio del mondo rivolto al cielo”.
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf