Certe soddisfazioni arrivano così, quando meno te le aspetti. Solo qualche settimana fa scrivevo a proposito di un paio di orecchini che amo e che considero una delle cose più riuscite fra quelle che ho realizzato, scrivevo della delusione di non vederli accolti come pensavo meritassero.
Poi una serie di coincidenze (San Google, il blog, Artesanum, una mail, "oddio ma viviamo nello stesso paese??!?") portano qui da me una ragazza che sta cercando dei gioielli in rame per un giorno particolare, il giorno del suo matrimonio. Cerca un orecchino e un bracciale da portare all'avambraccio: è una sposa particolare, semplice ma con idee ben precise, e ha un bellissimo sguardo limpido. Le allineo sul mio tavolo le mie cose e lei sceglie proprio quell'orecchino, la coppetta, il guscio in rame, quello che secondo me nessuno notava mai. Lei lo ha notato, e lo ha scelto.
Mentre parliamo di come possa essere il bracciale mi racconta un po' del vestito, della giornata che hanno organizzato per festeggiare questo momento speciale, scopro anche che ha una passione per la cucina vegetariana/vegana (a cui cerco di avvicinarmi da tempo) e ha anche un bellissimo blog.
Vi devo dire che ho spesso molte difficoltà a lavorare su richiesta, faccio fatica a visualizzare le persone, spesso hanno idee confuse nelle quali non so mettere ordine, non sono così brava e creativa da riuscire a colmare la distanza, la mancanza di riferimenti. Ma quando lei è andata via da casa mia ho continuato a pensare ai suoi colori, alle sensazioni che questo incontro mi aveva trasmesso, e un'immagine sempre più precisa andava predendo forma. Non avevo idea di come l'avrei materialmente realizzata finchè l'indomani mattina non ho cominciato a tagliare la lamina di rame.
Piega, martella, forgia...
Una forma organica, che richiama da un parte la coppetta dell'orecchino, dall'altra una foglia sottile che si curva e si piega, ogni piccolo movimento frutto di tanto lavoro, ma un lavoro quasi ipnotico, fatto senza nemmeno pensare, seguendo solo la forma che avevo in mente, e i contorni che si andavano delineando sul metallo. La coppetta è forgiata, mentre il resto del bracciale è stato prima lavorato a foldforming e poi completamente a martello per creare il movimento e chiudere la parte subito sopra al guscio.
Poi la patina, e infine aspetto impaziente di sapere se piace, se quello che ho pensato e immaginato incontrerà il gusto e l'idea di chi me l'ha commissionato. E' così per fortuna. Forse non immaginavo l'emozione che avrei provato nel vedere questi oggetti indossati in un'occasione tanto importante e portati con tanta grazia. Una bellissima, profonda emozione.