I ricercatori della Case Western Reserve University alla Mit Technology Review hanno spiegato come attraverso una nuova tecnica sperimentale , un braccio che fino a ieri non poteva muoversi oggi può avere una speranza... e tutto attraverso dei chip impiantati nell'arto e collegati al cervello i quali traducono in stimoli i segnali dei neuroni ... e quindi in movimento!
La speranza futura è di poter riuscire a tradurre anche il senso del tatto.
La strumentazione registra gli impulsi di dozzine di neuroni che corrispondono all'intenzione di muoversi del paziente. La tecnologia per l’attivazione dei muscoli è stata collaudata a lungo su pazienti paralizzati. Il trial clinico è conosciuto come BrainGate2.
Daniel Moran un neuroscienziato dell’Università di Washington a St. Loui,s non coinvolto nello studio, afferma che “questa è la prima volta che qualcuno connette assieme i dispositivi BCI e FES”.
Questi enormi passi avanti nella tecnologia unita alla medicina portano finalmente un aiuto a persone che soffrono e che hanno bisogno veramente di una "mano"!
Mirella G.