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Un candidato di Fare commenta il caso Giannino ed esprime il pensiero di moltissimi aderenti.

Creato il 19 febbraio 2013 da Vittorionigrelli @vittonigrelli

Un candidato di Fare commenta il caso Giannino ed esprime il pensiero di moltissimi aderenti.

In queste difficili ore prima del voto, credo che Sallusti e Libero meritino una risposta per il tentativo di abbattere Giannino pubblicando intercettazioni e ringraziando Zingales per il cross. Strano sentire la morale dai servi del più famoso ‘contaballe d’Italia.

Ho cercato di pensare a una risposta, ma la nausea e la rabbia mi impediscono di ragionare a mente fredda. Un candidato di Fare tuttavia ha scritto un bel post e credo che questo possa chiarire molti punti.

Eccolo:

“Mi chiamo Giuseppe Bottacin, sono candidato alla Camera per FARE per Fermare il declino, il movimento politico diretto da Oscar Giannino.

Sono anche Coordinatore per l’Europa oltre che creatore e gestore delle pagine facebook Veneto e Europe.

Questo è il mio certificato di laurea, anche se mi piacerebbe sapere a chi, fra tutti i miei clienti, interessi qualcosa di questo pezzo di carta.

Un candidato di Fare commenta il caso Giannino ed esprime il pensiero di moltissimi aderenti.

Qualcosa mi dice che a loro interessa molto di più quanto è scritto qui: http://tinyurl.com/exit-testimonials

Sospetto che anche a chi mi ha votato interessi poco che io abbia davvero conseguito la laurea il 19 luglio 1990.

Ritengo che a tutti loro interessi sapere che io conosco il mio mestiere e so produrre risultati e, a 47 anni suonati, sarebbe ben triste che la mia competenza avesse ancora bisogno di quel pezzo di carta vecchio e polveroso per essere dimostrata.

Ho la presunzione di credere che ciò che so fare risulti evidente da ciò che ho fatto, più che da come sono riuscito, quasi 23 anni fa, a rispondere alle domande di un gruppetto di vecchi professori padovani.

Suppongo che anche per il signor Oscar Giannino, di professione giornalista economico, parlino le opere, più che i certificati. Decine di migliaia di appassionati ascoltatori in radio, centinaia di migliaia di lettori dei suoi apprezzatissimi editoriali, milioni di persone che si apprestavano a dargli il voto, senza contare quasi tutti i suoi avversari e, last but not least, alcuni dei migliori economisti del mondo, tra cui lo stesso Luigi Zingales, gli riconoscono competenza, capacità di analisi e credibilità quando parla di economia:

http://www.youtube.com/watch?v=Q8FIvsJSVU4

Significa che non mi turba che si sia inventato un master? NO! Ovviamente sono turbato, ma non ho mai pensato di affidare le sorti del mio paese a questo partito perché Giannino diceva di aver preso un master a Chicago.

E – difficile da dire, ma credo necessario – se l’Italia ha una chance di rimettersi in carreggiata, ciò NON PUO’ dipendere dall’evento fortuito che i suoi leaders siano “al di sopra di ogni sospetto” come molti ANCHE FRA NOI amano sognare.

L’Italia non è messa come è messa perché Berlusconi o D’Alema sono dei disonesti.

E’ messa così perché le sue leggi consentono a dei disonesti e a degli incapaci (che sono anche peggio…) di fare le peggio cose senza alcun check EFFICACE. Perché gli italiani amano dire di studiare e ponderare le cose, mentre spesso perdono solo tempo per non decidere e le loro leggi riflettono questa predisposizione.

E il programma di FARE fa proprio questo: fissa delle regole chiare per smetterla di prendersi in giro e cominciare ad agire rapidamente, al momento giusto, facendo la cosa giusta, a prescindere da chi la fa.

E qui entra il prof. Luigi Zingales. Anche io, come molti, ritengo che il suo tempismo sia stato terribile. Mi fanno ridere i complottari che affollano anche le nostre file, ma riesco a comprenderli, data l’assurdità di una denuncia dall’interno di un fatto così triviale a solo 6 giorni dal voto. Epperò…però va bene così!

Zingales ha voluto spararla adesso? Ok, no problem.

Si fosse fatto anche per molte altre cosucce, passate sempre sotto silenzio, non staremmo qui, ora, a discutere se la situazione del nostro paese sia ormai senza speranza o solo terribilmente grave.

La cosa che mi piacerebbe vedere è che gli italiani, con maturità, dicano “Ok, Giannino ha commesso una debolezza. Ha sentito il bisogno di abbellire il suo CV, oltre che il suo guardaroba, con la stessa futile inutilità, dato che la sua CARRIERA NON DIPENDEVA dal suo CV universitario. Ma il tipo di carriera che ha fatto DEVE costituire una discriminante: la carriera di un professore, come Luigi Zingales, non può prescindere dai titoli accademici, ma quella di un giornalista, lavoratore autonomo, mai stipendiato come Oscar Giannino, dipende SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dalla sua COMPETENZA. Che rimane innegabile. E dalle suo opere, che rimangono apprezzate. O no?”

E quindi mi aspetto di vedere 5 milioni di X sui simboli di FARE, martedì prossimo.

Giuseppe Bottacin”



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