“Dava fastidio ai vicini”. Questa è la giustificazione di una famiglia nei pressi di Roma per avere buttato il proprio cane nel cassonetto dei rifiuti.
Come fosse una cosa, un oggetto che non funziona più bene come prima.
Un cittadino ne ha sentito i lamenti, passando di lì, vicino all’isola ecologica.
È stato liberato, ma poi è fuggito tra le campagne, spaventatissimo. Chi l’ha trovato non è riuscito a prenderlo in tempo, ma ha avvertito i carabinieri dell’accaduto e grazie alle telecamere presenti, si è riusciti a risalire agli aguzzini.
Una mamma e un figlio. Rintracciate, di fronte all’accusa di abbandona e di maltrattamento, avrebbero risposto che “erano esasperati dalle continue lamentele dei vicini per l’abbaiare del cane”.
Noi non stiamo dicendo che l’abbaiare di un cane non sia un problema concreto all’interno di una famiglia o di un contesto condominiale.
Ma l’uccisione di una vita innocente è la soluzione?!
E che esempio diamo ai nostri figli?!