Un caso chiamato tre Fontane

Creato il 31 agosto 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Francesco Volpe per Il Corriere dello Sport

Il tempo delle parole è finito. Tra meno di tre settimane ripartono i campionati e i cancelli delle Tre Fontane sono sbarrati. Ad un mese dal fallimento della Rugby Roma, il Comune non ha ancora deciso a chi affidare in concessione (annuale) i tre campi da rugby dell’esedra
destra. Si cerca un’impossibile mediazione tra le aspiranti, mentre, ad esempio, gli U20 della Nuova Rugby Roma devono emigrare al Corviale per preparare lo spareggio di ammissione all’Elite, in calendario il 18 settembre contro Torre del Greco. Senza casa anche l’U20 della Roma 2000, che sempre il 18 settembre affronterà il Cus Roma. Nei guai infine le Red&Blu, prive di campo di gioco e di allenamento in vista dell’avvio della serie A femminile (8 ottobre).
E’ arrivato il momento di decidere. Che a farlo sia il Comune, proprietario dell’impianto,
o la Coni Servizi, che ancora per un anno ne è concessionaria. Su chi abbia titolo a gestirlo ci sono pochi dubbi, ma è bene ricordare basi e consistenza delle realtà coinvolte.
Nuova Rugby Roma: Ha ereditato il settore giovanile della Rugby Roma e ne è di fatto l’erede. La FIR le ha riconosciuto la titolarità dei titoli sportivi del club bianconero. Si è iscritta alla serie C e vanta un settore giovanile con oltre 300 tesserati, l’U.16 in Elite e
l’U20 agli spareggi per entrarvi.
Rugby Roma 2000: E’ iscritta alla serie C e all’U20. Vanta circa 60 tesserati.
Rugby e altro: Società neo affiliata
I Triari: Squadra di Old
Alle Tre Fontane c’è spazio per tutti ma si impone la scelta di un concessionario per una sana gestione. Basta subordinarla alla disponibilità ad accogliere le altre realtà e il gioco è fatto. Purché non si perda altro tempo.

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