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"Un caso di coscienza 5" - Sebastiano Somma contro la mafia del Nord-est nella serie in prima visione da stasera su Rai 1

Creato il 08 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
L’avvocato Rocco Tasca continua nella sua attività di difensore dei deboli e degli emarginati. La quinta stagione resta dunque fedele all’idea originale della serie: mettere in scena un personaggio votato alla difesa degli ultimi contro le inefficienze e gli abusi delle istituzioni, contro l’illegalità e l’arbitrio dei singoli. Questo tema viene declinato in modo diverso in ciascun episodio, con casi che si richiamano alla cronaca più recente del nostro Paese.
“Un caso di coscienza 5”, una produzione Rai Fiction, prodotta da Red Film, per la regia di Luigi Perelli. Con Sebastiano Somma, Loredana Cannata, Vittoria Belvedere, Stefano Dionisi e Stefan Dainalov. Firmano la sceneggiatura Andrea Purgatori, Laura Ippoliti, Francesca Panzarella, Angelo Pasquini e Vittorino Testa. Una serie in sei puntate, in onda da domenica 8 settembre, in prima serata su Rai 1.
Sullo sfondo delle cause, che Rocco affronta e vince in Tribunale, si sviluppa un’indagine che corre lungo l’intero arco degli episodi e segue la pista del traffico illegale di rifiuti tossici interrati nell’hinterland di Trieste. Dietro questo traffico si cela la camorra campana e le sue ramificazioni nell’Est europeo con la complicità di imprenditori triestini, prestanome compiacenti e politici locali – una rete insospettabile di connivenze che spetterà a Rocco e alla sua amica Giulia Longo scoprire e neutralizzare. Giulia, interpretata da Vittoria Belvedere, è un magistrato che è stato in prima linea contro la mafia e che da poco è ritornato a Trieste, seguendo l’intuizione che le mafie italiane si stiano infiltrando anche nell’Italia settentrionale e che siano ora dirette alla conquista del Triveneto. In questa sua ‘teoria’ è ostacolata dal capo della Procura, che la invita alla prudenza, ma è sostenuta dai suoi collaboratori e da Rocco, cui è legata da una forte amicizia sin dai tempi dell’università.
I casi di puntata verteranno come sempre su temi di grande attualità. Nel primo appuntamento si parlerà del razzismo di cui sono vittima gli immigrati dell’Est europeo, con l’accusa mossa a due ragazzi di una comunità di recupero di aver ucciso a bastonate un negoziante; in realtà l’uomo muore per le percosse di un affiliato della camorra, passato a riscuotere il pizzo. Questo caso serve anche a innestare l’indagine che interesserà tutti gli episodi e sarà il fuoco centrale della sesta serata.
Nel secondo episodio si affronta il tema della violenza nelle carceri. Rocco accoglierà la richiesta di aiuto di una madre-coraggio e si troverà ad affrontare il muro dell’omertà fra detenuti e secondini, ma anche di fronte a quella parte “sana” delle istituzioni penitenziarie decisa a ottenere verità e giustizia.
Il terzo episodio verte su un caso di malasanità, lontanamente ispirato a quanto accadeva nella cosiddetta ‘clinica degli orrori’ di Milano: un intervento non necessario rischia di far morire una sedicenne, una promessa dello sport italiano; Rocco ed Alice scopriranno che il demone del gioco e motivi di interesse hanno spinto negli anni un chirurgo di chiara fama e la sua equipe a fare interventi inutili e dannosi ad ignari pazienti, ottenendo lauti rimborsi dal sistema sanitario nazionale.
Nel quarto episodio si tratta il tema delle adozioni internazionali, mettendo a confronto la storia di una ragazza dell’Est - costretta ad abbandonare alla nascita il suo bambino - e quella di una coppia di italiani disposti a tutto pur di avere un figlio in adozione. Rocco difenderà i diritti naturali della madre e scoprirà che dentro e fuori dalle istituzioni operano dei veri e propri ‘mercanti di bambini’, pronti a speculare sul bisogno di paternità e di maternità di tante coppie sterili italiane.
Il quinto episodio si rifà al tema delle ‘nuove povertà’, cioè delle condizioni di miseria e degrado sociale in cui precipitano sempre più frequentemente strati della popolazione italiana. E’ il caso di un padre divorziato che, avendo perso il lavoro, si ritrova nell’indigenza ed è ingiustamente accusato di aver ucciso un barbone alla mensa dei poveri. Rocco, che lo conosce perché il figlio frequenta la stessa scuola della figlia Eva, decide di difenderlo e scopre una truffa alimentare di proporzioni sovranazionali.
Sul piano sentimentale, Rocco comprenderà di avere avuto accanto in questi anni di lutto, passati insieme alla piccola Eva (Karen Ciaurro), un affetto saldo e profondo in Alice e che, a volte, le antiche fiamme si possono riaccendere. Quanto ad Alice, interpretata da Loredana Cannata, la vedremo impegnata a realizzare il desiderio di una maternità tutta sua: in questo percorso chiederà aiuto ai suoi ex, agli amici più vicini, ricorrerà perfino agli appuntamenti al buio, scortata dal fido Virgilio (Stefan Dainalov), fino ad incappare nell’uomo sbagliato. Con quest’ultimo si caccerà in una situazione rischiosa da cui la salverà l’intervento di Rocco. Quella notte diventa chiaro a entrambi quanto contano l’uno per l’altra e quel bambino, tanto a lungo e vanamente cercato, arriverà nel modo più inaspettato.
"Questa serie funziona perché affronta argomenti scottanti e parla di giustizia - ha spiegato il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta,- quest'anno ha deciso di parlare delle infiltrazioni mafiose nel nord-est, un tema di estrema attualità". Soddisfatto Mario Rossini, il produttore di 'Un caso di coscienza': "E' una delle stagioni più riuscite. Abbiamo uno zoccolo duro di circa 6 milioni di spettatori e speriamo di mantenerlo".
"Il successo di questa fiction è l'umanità che viene raccontata - ha detto Somma - 'Un caso di coscienza' cerca di mettere in luce la disperazione che può portare al male senza, però, giustificarlo". Sul suo personaggio, la Pm Longo: "Giulia è una donna molto determinata - ha spiegato la Belvedere - apparentemente fredda ma molto fragile".
"La novità di questa nuova serie è l'Italia nella quale cominciamo ad avere speranza - ha detto Luigi Perelli, regista di 'Un caso di coscienza' - Un Italia che speriamo possa cambiare. Raccontiamo vicende che ci sono vicine, in grado di colpire lo stato d'animo degli attori e questo è molto importante".
Lo sceneggiatore Andrea Purgatori ha espresso soddisfazione per la scelta della Rai di puntare sull'Italia e sul made in Italy per tutte le sue fiction, "in questo modo è possibile migliorare la qualità del prodotto" ha spiegato.
LE PUNTATE PRIMO EPISODIO - Doppia Verità Un aereo da carico atterra nella notte su una pista in disuso da anni. Dalla pancia del misterioso velivolo escono dei bidoni di metallo che vengono subito trasferiti su dei camion. Alla strana scena assistono per caso due testimoni: Chiara Rosati, funzionario di Polizia Giudiziaria, e Saverio Desantis, marito di Giulia Longo, il magistrato con cui Chiara collabora da tempo. I due hanno una relazione clandestina nonostante i rapporti fra Saverio e Giulia siano improntati a reciproca stima e affetto. Come sa bene Rocco Tasca, amico di entrambi e titolare, insieme ai suoi collaboratori storici, Alice a Virgilio, di uno studio che si occupa della difesa dei diritti dei più deboli. Anche lui ha imparato, negli anni, a stimare Giulia per la sua onestà e per la sua determinazione, che ultimamente l’ha condotta ad esporsi in un’indagine pericolosa e complessa sull’infiltrazione della camorra nel territorio di Trieste. Giulia sospetta che gli intermediari privilegiati di questo disegno criminale siano i fratelli Marco e Fulvio Fabris, imprenditore l’uno e avvocato l’altro. E’ una lotta senza quartiere, soprattutto contro i pregiudizi di tanti che, come il politico Vittorio Corsi, si rifiutano di ammettere questa scomoda verità. Una lotta in cui Giulia segna finalmente un punto a suo favore quando Rocco, indagando per costruire la difesa di due giovanissimi extracomunitari, scopre un racket di estorsioni di stampo camorristico e riesce a far arrestare Carmine Bellopede, primo anello di una catena che sembra avere il suo inizio molto lontano da Trieste. Ma improvvisamente Giulia perde il suo più fidato collaboratore: l’ispettore Chiara Rosati, che ha condotto in segreto una sua personale indagine, scoprendo che i bidoni scaricati dall’aereo cargo contenevano sostanze radioattive, precipita in una scarpata con la sua auto, in quello che sembra uno strano incidente stradale.
SECONDO EPISODIO – Una promessa mantenuta La morte accidentale dell’ispettrice Chiara Rosati non convince la Pm Giulia Longhi. La sua collaboratrice, prima di precipitare con l’auto in una scarpata, le aveva detto che voleva parlarle. Giulia confida i suoi sospetti a Rocco e gli chiede di tutelare gli interessi legali della sorella di Chiara. Intanto, Giulia va a parlare in carcere con Carmine Bellopede, accusato di omicidio: la Pm è sempre più convinta che Bellopede sia uno dei prestanome dei fratelli Fabris, sospettati di collusione con la camorra. In cambio d’informazioni sulla morte di Chiara e sui Fabris Chiara offre a Bellopede di entrare in un programma di protezione ma l’uomo non sembra disposto a collaborare. Nel frattempo, una seconda autopsia sul corpo di Chiara accerta che la giovane ispettrice è stata uccisa e questa conclusione sembra dare maggior corpo ai sospetti di Giulia sul possibile legame tra questa morte e le sue indagini sulle infiltrazioni camorristiche. Una notte, nel parcheggio del centro commerciale di Marco Fabris si ferma un grosso camion bianco, guidato da un uomo con un tatuaggio sul braccio sinistro. Sotto le cassette di frutta c’è un carico di bidoni contrassegnati con il simbolo della radioattività, gli stessi scaricati dal cargo sotto gli occhi di Chiara e Saverio. L’uomo si allontana e, come ad un segnale convenuto, qualcun altro si mette alla guida e porta via il camion. Intanto, Rocco riceve l’invito da parte di Corsi, candidato a governatore della regione, di far parte del suo staff ma rifiuta l’offerta: il suo impegno primario, oltre al lavoro di avvocato, è di essere un buon padre per sua figlia, Eva. Valeria, la mamma di una nuova compagna di classe di Eva, sembra conquistare la simpatia dell’inespugnabile avvocato. Alice, la fedele collaboratrice di Rocco, quasi una seconda mamma per Eva, realizza invece di desiderare un figlio e una famiglia tutta sua. Determinata, decide di mettersi alla ricerca di un padre biologico per il suo bambino. Intanto, durante un’ispezione nell’appartamento di Chiara Rosati, Gregori scopre 50mila euro nascosti in una scatola. Un terribile sospetto di corruzione sembra gravare all’improvviso sulla figura della poliziotta: Giulia è dilaniata dal dubbio e attaccata dai media, che si scatenano contro di lei. Rocco riceve la visita improvvisa di Saverio, il marito di Giulia. Il fotografo gli confida che di notte in una pista abbandonata ha visto strani movimenti che potrebbero avere un nesso con la morte dell’ispettrice Rosati. Ma non può parlarne con Giulia: lui e l’ispettrice erano amanti.
TERZO EPISODIO - Senza scrupoli Rocco comunica ai suoi collaboratori le rivelazioni di Saverio, il marito di Giulia Longhi: una notte mentre lui e Chiara Rosati erano appartati in macchina vicino ad una pista abbandonata, hanno visto atterrare un cargo e degli uomini in divisa scaricare dei bidoni e caricarli su dei camion. Chiara sembrava non aver dato importanza alla cosa, ma quando Saverio le ha proposto di appartarsi di nuovo in quel luogo la poliziotta si è rifiutata. Messa alle strette dal suo amante, alla fine ha confessato di portare avanti delle indagini personali su quello che hanno visto. Alice consiglia Rocco di parlarne subito con Giulia, ma l’avvocato Tasca non può farlo. Saverio non se la sente di confessare alla moglie che Chiara era la sua amante e ha chiesto a Rocco di fare delle indagini, facendogli promettere di mantenere il segreto con Giulia. Intanto la Pm è sempre più determinata a dimostrare che la camorra sta mettendo radici nel territorio di Trieste. Una svolta alla sua indagine viene da un caso di malasanità che interessa una famosa clinica, Villa Losiani, e che Rocco sta seguendo in qualità di avvocato di parte civile. Le indagini sui medici e sulla clinica portano Giulia a scoprire che tra i proprietari occulti di Villa Losiani figura anche Vincenzo Perrone, un prestanome già indagato per la vendita fittizia di un centro commerciale a Marco Fabris. Sul fronte delle indagini che riguardano la pista aerea abbandonata, Rocco e Virgilio scoprono che il terreno è diventato un cantiere privato. Rocco affida a Virgilio il compito di accertare se sia possibile che un aereo cargo possa muoversi eludendo l’intercettazione dei radar. Virgilio grazie a un suo amico, il colonnello Lanzi, viene a sapere che il cargo non è stato intercettato perché chi lo pilotava deve aver volato a bassa quota, utilizzando i buchi della copertura radar. Considerando la natura illegale del carico, il pilota potrebbe essere qualcuno della zona, al quale sia stato ritirato il brevetto di volo in Italia. Il colonnello ha dei nomi in testa e promette a Virgilio che farà delle verifiche. Nel frattempo Saverio, malgrado abbia promesso a Rocco di tenersi lontano dalla pista, si reca lì a scattare delle foto ma si fa notare da un vigilantes che avvisa qualcuno che non vediamo in volto. Marco Fabris, appresa la notizia, ordina al misterioso interlocutore di togliere di mezzo Saverio. Rocco è il primo ad arrivare all’ospedale dove Saverio giace privo di vita a causa di un apparente infarto. Giulia, avvisata da Rocco, abbraccia smarrita e addolorata il cadavere del marito.
QUARTO EPISODIO – Un figlio da amare La morte del fotografo Saverio De Santis, marito del magistrato Giulia Longo, ha lasciato tutti costernati ed addolorati. L’Avvocato Rocco Tasca è il solo a sospettare che non sia una morte accidentale: è a conoscenza della relazione sentimentale che legava Saverio a Chiara Rosati, funzionario di polizia, uccisa simulando un incidente stradale perché aveva visto, insieme a Saverio, traffici misteriosi su una pista abbandonata vicino a Trieste. Un medico conferma a Rocco che l’infarto che lo ha stroncato potrebbe anche essere stato provocato. Ma Rocco non osa chiedere subito a Giulia di autorizzare l’autopsia sul cadavere del marito perché non vuole rivelarle che il marito aveva una relazione con Chiara, la sua collaboratrice. Mentre l’amicizia tra Rocco e Valeria, la mamma di una nuova compagna di classe di Eva, si approfondisce, Alice è ossessionata dal desiderio di diventare madre e, con la complicità di Virgilio, intensifica le sue ricerche per trovare il partner adatto. E’ qualcosa che Rocco non riesce ad accettare, tanto da arrivare a litigare con Alice come non era mai accaduto prima. Intanto, la ricerca della verità su Chiara e Saverio prosegue: non trovando nulla di interessante sulla pista, Virgilio e Rocco tornano a setacciare la vita e le abitudini di Chiara e scoprono che la poliziotta si è recata più volte di notte alla pista per fare delle riprese. Quello che ha registrato con una telecamera con visore notturno è la probabile causa della sua morte. Rocco non può più rimandare il confronto con Giulia, in profonda crisi professionale: Fulvio Fabris, in qualità di avvocato, continua a vanificare il suo lavoro e riesce a far ottenere gli arresti domiciliari a Vincenzo Perrone. L’unico sollievo sembra provenire dall’assessore Vittorio Corsi, che partecipa con discrezione e crescente affetto al suo dolore. Giulia rimane sconvolta dalle rivelazioni di Rocco: il silenzio mantenuto dall’amico fino a quel momento suona anch’esso come un tradimento. Ubriaca e stordita, si rifugia a casa di Corsi, in cerca di conforto. E qui, non appena si addormenta seminuda nel letto, Corsi viene raggiunto da un complice insospettabile: Marco Fabris, che inizia lentamente a spogliarsi...
QUINTO EPISODIO - La forza di ricominciare Dopo anni di lotta contro la camorra la pm Giulia Longo, vecchia amica di Rocco, torna a Trieste convinta che l’infiltrazione mafiosa sia arrivata al Nord. Le sue indagini si concentrano sui fratelli Marco e Fulvio Fabris, imprenditore l’uno e avvocato l’altro, che Giulia sospetta essere a capo di un’organizzazione collusa con la camorra. Aiutata da Rocco, la pm comincia a collegare i misteriosi omicidi di suo marito Saverio e della funzionaria di polizia, Chiara Rosati, con un traffico illegale di rifiuti tossici, che transita nella regione e sembra condurre proprio ai fratelli Fabris. Pur sospettando la verità, Rocco e Giulia non hanno prove per incastrare i due. L’unico anello debole della catena è Carmine Bellopede, finito in carcere per estorsione e omicidio e lasciato a marcire in galera dall’organizzazione. Rocco riesce a far sbottonare l’uomo, che parla di traffici velenosi, confermando la loro tesi sui rifiuti tossici. Nel frattempo, Alice sembra aver trovato non solo il padre biologico per il figlio tanto desiderato, ma anche un possibile compagno di vita. Rocco si scopre geloso e si rende finalmente conto dei sentimenti che prova per l’amica. Alice intanto scopre, a sue spese, che l’uomo con cui esce è in realtà un violento. Mentre Rocco è da Valeria per troncare la loro relazione, arriva una telefonata in cui Alice gli chiede aiuto: sfuggita ad un tentativo di violenza del suo accompagnatore, teme di essere aggredita di nuovo. Rocco si precipita da lei e la soccorre appena in tempo. Dopo tante incomprensioni, per Alice e Rocco questa è l’occasione di ritrovare un’intimità che hanno a lungo desiderato. L’improvviso ricovero di un autotrasportatore campano e di sua figlia, che risultano contaminati da radiazioni, mette Giulia e Rocco sulla pista del trasporto di scorie via terra. L’uomo è infatti reduce da un incidente stradale, anche se del camion che guidava non restano tracce: a farlo sparire ci hanno pensato gli uomini dei Fabris. In un nuovo interrogatorio a Bellopede, Rocco scopre che i traffici dei due fratelli sono favoriti dall’appoggio di un politico insospettabile: Vittorio Corsi. Dopo aver parlato con Rocco, però, Bellopede viene ucciso in carcere. Giulia cerca senza esito di avere notizie dal camionista ricoverato in ospedale che per paura di perdere anche lui la vita si rifiuta di parlare. La Pm decide allora ad affrontare Vittorio Corsi che, messo alle strette, getta la maschera e le mostra delle foto, scattate in casa sua, che ritraggono Giulia a letto insieme a Marco Fabris. Giulia non si piega, ma ora sa di trovarsi completamente isolata: solo Rocco resta al suo fianco…
SESTO EPISODIO – Gioco sporco (Epilogo) Dopo anni di lotta contro la camorra, l’indagine condotta dalla pm Giulia Longo volge al termine. Anche per Rocco e Alice, e la loro storia d’amore, ci saranno novità.

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