Il compleanno all’inglese.
Perchè qui, in effetti, hanno delle usanze un filo diverse dalle nostre.
Una su tutte: il famigerato “Scarta la carta” non sanno nemmeno cosa sia.
Il perchè magari leggetevelo qui (ve lo confesso: l’ho utilizzato pari pari per la preaparazione della festa a “cronometro”).
Dicevamo che hanno usanze diverse dalle nostre.
E io avevo bisogno di essere “istruita”.
Quindi ho iniziato a guardarmi intorno assai presto.
Forse un filo troppo.
Ma non è stata interamente colpa mia.
Tutto è iniziato l’8 gennaio, quando mia figlia è venuta da me dicendomi:
Mamma, per il mio compleanno voglio una festa con i Muppets!
No, dico.
A gennaio.
Roba che io non so cosa cucinare il giorno successivo e lei viaggia su una programmazione semestrale.
Paura.
Dunque, io è da gennaio che giro in rete cercando idee sui muppets, ascoltando canzoncine, guardando i film, studiando i colori del party (come una consumata party planner), buttando giù idee per il menu.
Poi arriva lei, sempre lei, a fine aprile e:
Ma sai, mamma? Forse forse preferisco High School Musical per la festa…
Che tu, magari, nel frattempo, hai già comprato il grosso delle decorazioni ispirandoti ai Muppets (fortunatamente senza azzardarti a prendere nulla con sopra i Muppets..)
E, quindi, di colori diversi dal rosso e bianco di HSM.
Poi sempre lei, che da grande farà sbroccare tutte le commesse di questo mondo e oltre, ad inizio giugno mi fa:
Però anche i One Direction….
Ecco. No. Quelli mi rifiuto categoricamente.
Punto.
Alla fine ho raccolto le idee e ho cercato di fare un party che, in qualche modo, riassumesse la follia compleannesca della Saruccia.
E quindi, la festa sarà tutta hot pink ed emerald (suvvia, fucsia e verde).
Forse farà una fugace apparizione Miss Piggy (ma sono ancora in fase decisionale), ma i Muppets nelle party bags ci saranno.
Per accontentare la sua voglia di musical ci sarà la musica e si ballerà con special guest (questo magari ve lo accenno nel prossimo post, va).
E i One Direction?
Quelli proprio non ce li voglio!
(A meno che non appaia un karaoke come per magia….ma io non vi ho detto nulla shhhhhh).
Per il resto sarà tutto homemade: il mangiare, gli inviti, le decorazioni (si, quest’anno sono un filo fuori fase. Ma sono riuscita a domare parzialmente Photoshop…quindi….ci penso io!).
Insomma: daremo spazio a colore e musica.
Speriamo di riuscire a rispettare la tabella di marcia e farcela nei tempi previsti dall’affitto della sala.