In questa intervista Bernini racconta che la visione del film Zeitgeist ha cambiato il suo modo di vedere il modo ed allo stesso tempo si fa portavoce di una delle "teorie" presentate in questo film.
Non ci sarebbe niente di male se non fosse che Zeitgeist fa parte del filone dei film "complottisti" e che le presunte rivelazioni sono già state ampiamente "sbufalate".
Le critiche e gli sberleffi sono arrivati da tutta internet. Alla sconcertante dimostrazione di ingenuità si somma il fatto che un po' superbamente si atteggia a persona ben informata in quanto utente di internet. Come utente di Internet però gli sarebbe bastata una ricerca veloce per farsi venire almeno dei dubbi ed evitare di raccontare pubblicamente tali idee.
Sapere che seduto in parlamento c'è qualcuno le cui idee del mondo si sono formate attraverso un video complottista può preoccupare molti di noi, ma forse non si tratta di un fatto totalmente negativo. Cosa succede se una persona convinta dell'esistenza di enormi complotti da parte di poteri forti arriva così vicina a questi presunti poteri e scopre che non c'è niente di tutto ciò in cui credeva? Nel caso riuscisse a non diventare vittima di una profonda crisi di identità, potrebbe rappresentare la voce di un complottista ricreduto in quanto ha potuto verificare in prima persona ciò che succede in questo mondo che sembra così lontano dalla vita quotidiana. Un testimone di questo tipo darebbe forse una forte spallata a buona parte delle correnti complottiste, che perderebbero così credibilità.