Particolare del volto del crocefisso del Louvre
attribuito a Michelangelo
L'opera è stata donata al Museo del Louvre di Parigi dai collezionisti canadesi Peter Silverman e Kathleen Onorato che possiedono anche una scultura in gesso colorato attribuita a Leonardo da Vinci, il "Ritratto di Giovane Fidanzata". I due collezionisti acquistarono il crocefisso nel 1985 in Germania, per 5.000 marchi, da un antiquario che assicurò che si trattava dell'opera di un anonimo scultore tedesco del XVII secolo.
L'attribuzione a Michelangelo dell'opera sta dividendo gli studiosi. I curatori del Museo del Louvre hanno aggiunto all'attribuzione a Michelangelo un punto interrogativo, pur inserendo il crocefisso tra le opere della scultura italiana del '500. Le analisi di laboratorio eseguite in Francia e le valutazioni degli storici d'arte hanno confermato che il crocefisso è sicuramente attribuibile ad un grande scultore rinascimentale. Sotto uno strato di vernice e successivi ritocchi è, infine, riemersa la colorazione originale, ottenuta sfruttando anche pezzi di vetro, lavorazione caratteristica del '500.
Il crocefisso è stato ricavato da un unico pezzo di legno, probabilmente tiglio, per quel che riguarda il capo, la barba, il busto e le gambe. Solo le braccia sono state aggiunte al corpo. I capelli sono stati ottenuti da un impasto di gesso, colla e fibre vegetali.
Le diatribe tra i critici e gli studiosi d'arte sull'attribuzione a Michelangelo continuano...