Un disco orario a Santa Barbara

Da Silviapare

Il luogo del parcheggio

Poco prima di ripartire da San Francisco ho invitato a cena i miei amici Eleonora e Paolo, che erano in vacanza a zonzo per gli Steits. Uno dei primi posti dove si erano fermati era Santa Barbara, città nota per il suo clima perfetto e di conseguenza per la sua popolazione composta pressoché uniformemente da bianchi molto ricchi. Mentre mi parlava del loro arrivo a Santa Barbara, Eleonora ha pronunciato una frase che al mio orecchio è suonata un po' strana: "Abbiamo parcheggiato sul lungomare e poi ci siamo messi a cercare il disco orario." Il disco orario? "Sì, però abbiamo frugato dappertutto e sulla macchina a noleggio il disco orario non c'era." Il disco orario? "Sì, e allora abbiamo deciso di lasciare un biglietto con l'orario di arrivo, casomai arrivasse il vigile per farci la multa." Un biglietto? "Sì, e poi siamo andati a fare un giro. Siamo passati davanti a un benzinaio e gli abbiamo chiesto se aveva un disco orario da venderci." Un disco orario? "Sì, è quello che ci ha chiesto anche il benzinaio. Un disco orario? Cioè, noi glielo abbiamo descritto, ma lui non capiva cosa fosse. Ha chiesto anche a qualche cliente, ma tutti ci guardavano perplessi e dicevano di non saperlo. Allora abbiamo capito che forse in America il disco orario non esiste." Ma non c'era una di quelle macchinette... "Non l'abbiamo vista, e allora abbiamo pensato che fosse un parcheggio con disco orario. Comunque quando siamo tornati ci avevano fatto la multa." Oddio, una multa sul lungomare di Santa Barbara. Chissà che botta. "Cinquantotto dollari." Ah, devono avervi fatto lo sconto simpatia.

Il disco orario

La multa


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