Un dito con l’unghia incarnita.
Un dito con l’unghia nascosta da un ditale.
Un dito di vino, ma non divino, ma attenti a non alzare, col dito, anche il gomito.
Un dito d’olio, ma attenti a non scivolare nell’equivoco.
Un dito, il medio, alzato per compiere un gesto volgare.
Un dito, il pollice, in bocca.
Un dito incerottato.
Un dito indica il cielo, la luna, il sole e le stelle, ma un dito, l’indice, non indice un concorso.
Un dito, l’indice, ma non analitico.
Un dito nel disco del telefono, come ai bei vecchi tempi, come una bella canzone dello “Zecchino D’Oro”.
Un dito nell’occhio per togliersi una cispa.
Un dito nell’orecchio per tentare di togliersi il cerume.
Un dito nel naso.
Luca Lapi