Un documentario film sull'AIDS

Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli  - regista il primo, giornalista il secondo - producendo il film documentario "+ o - Il sesso confuso - Racconti di mondi nell’era Aids". Interviste, innanzitutto, circa una trentina: tra sieropositivi, professionisti nella lotta alla malattia, politici, artisti. C'è Franco Grillini, presidente dell'Arcigay negli anni in cui si nella comunità gaylesbica si organizzavano le prime azioni di lotta all'Aids, ma anche l'ex ministro della salute Livia Turco. E c'è Barbara Ensoli, titolare della ricerca sul vaccino italiano anti-Aids, e Alessandra Cerioli, presidente nazionale di Lila. E c'è perfino un dirigente della casa farmaceutica Merck, che ha lavorato su un possibile vaccino anti-Hiv. Il racconto si snoda lungo le quattro epoche che hanno caratterizzato la diffusione del virus in Italia, a partire proprio dall'inizio degli anni '80, dal panico generato da quella malattia spietata e mortale, che nessuno conosceva e dalla quale pareva impossibile difendersi. Poi gli anni della consapevolezza e dell'ecatombe, quindi l'arrivo delle prime cure, la rinascita, fino al silenzio in cui siamo immersi oggi. ''Le nuove generazioni sono disinformate sulla diffusione e la pericolosità della malattia - dice Andrea Adriatico -. E questo è particolarmente vero per l'Italia, dove vengono diagnosticati 4000 casi ogni anno e ci sono almeno 150.000 sieropositivi che ignorano di esserlo''.
Nel film si parla anche di barebacking, cioè la pratica di avere rapporti senza preservativo: una "perversione" che nasce negli ambienti omosessuali, ma che da poco si sta diffondendo anche tra gli etero, adottata come l'assurda variante di una cinica roulette russa.
fonte omoios.blogosfere.it/