Procedimento:lavate con cura gli anaci e metteteli a bollire nel Vin Santo, quindi scolateli e teneteli da parte. Preparate un impasto tradizionale unendo la farina alle uova, il burro, il lievito, lo zucchero a poco a poco e il Vin Santo in cui avrete bollito gli anaci un po’ per volta. Unite poi la buccia grattugiata, gli anaci, e da ultimo il carbonato di ammonio. Fate risposare l'impasto almeno mezz'ora avvolto nella pellicola e poitirate la sfoglia sottile e, con la rotella dentata, tagliate piccoli rombi o losanghe e striscioline che friggerete in padella con abbondante olio d’oliva. Spolverate di zucchero a velo e servite caldi. Beh, non sono meravigliosi!!??!!
Qualche cenno sul Vin Santo......Il vin santo (o vinsanto) è un tipo di vino da dessert. Questo vino tradizionale toscano è fatto con uva di tipo Trebbiano e Malvasia. Spesso si tratta di un vino dolce. Può essere anche prodotto con uve Sangiovese e in questo caso si parla di vinsanto occhio di pernice.Il dolce al quale viene comunemente abbinato il Vin Santo sono i cantucci ovvero dei biscotti tipici toscani che non tarderò a preparare e postare.....Ma perchè si chiama Vin Santo? Ci sono diverse teorie.Una versione da Siena parla di un frate francescano che nel 1348 curava le vittime della peste con un vino che era comunemente usato dai confrateli per celebrare messa; subito si diffuse la convinzione che tale vino avesse proprietà miracolose, portandogli l'epiteto santo. Un'altra versione viene da Firenze: durante il Concilio di Firenze del 1439, il metropolita greco Giovanni Bessarione proclamò, mentre stava bevendo il vin pretto: "Questo è il vino di Xantos!", forse riferendosi ad un certo vino passito greco (un vino fatto con uva sultanina pressata) di Santorini. I suoi commensali, che avevano confuso la parola "Xantos" con 'santos', credettero che egli avesse scoperto nel vino qualità degne di essere definite "sante". In ogni caso, da quel momento il vin pretto fu chiamato Vin Santo. Una variante della storia narra che egli abbia usato la parola Xanthos (in greco ξάνθος significa giallo) mentre parlava del vino.La origine meno romantica ma probabilmente più verosimile è l'associazione di questo vino con il suo uso comune durante la messa.