Disney Infinity incontra Marvel per diventare la nuova ossessione di ragazzini e genitori
Con Disney Infinity, il colosso statunitense ha tentato l'anno scorso di entrare con decisione in un mercato fino a quel momento monopolizzato da Skylanders: ci stiamo ovviamente riferendo a quello dei videogiochi, sostanzialmente per un pubblico teen, costruiti attorno ad un ecosistema a base di statuine e accessori dotati di chip NFC.
Pur con un risultato finale non straordinario dal punto di vista qualitativo, il gioco è stato in grado di ottenere risultati di vendite eccellenti, al punto da agevolare lo sviluppo di uno scontatissimo sequel. Intitolato - con poca fantasia - Disney Infinity 2.0, il lavoro di Avalanche Software porta avanti la stragrande maggioranza delle idee del predecessore, cercando soprattutto di limare gli aspetti meno riusciti del debutto. Stavolta poi, lo slancio al botteghino sarà garantito dal supporto dei personaggi Marvel, in tutto oltre venti, che diventano i protagonisti di questa nuova edizione. Per il momento sono stati rivelati soltanto quelli appartenenti agli Avengers e a Spider-Man, con relativi play set che anche in questo caso permettono di affrontare avventure più strutturate ambientate nei relativi mondi. A tal proposito, il team ha voluto rispondere - perlomeno in parte - alle critiche ricevute col primo capitolo in merito all'impossibilità di giocare nei vari play set con eroi estranei a quel preciso mondo; in Disney Infinity 2.0 invece saranno possibili queste "visite", anche se soltanto per alcuni personaggi col medesimo fine di mantenere una coerenza d'insieme.
Una delle novità più interessanti sta nella presenza di un albero delle abilità per ogni statuetta, così da sviluppare le capacità del personaggio nel corso del tempo; una aggiunta destinata a coinvolgere anche i giocattoli del primo capitolo, che saranno totalmente compatibili anche con questo. I dischi poi potranno stavolta anche modificare i costumi degli eroi, per la serie "Spider-Man con il costume del simbionte, perché no?" Per quanto riguarda invece il Toy Box, che rappresenta di fatto l'altro fetta del gioco, i programmatori hanno rilevato come questo impegnasse per ben il 60% del tempo di chi ha giocato a Disney Infinity; ovvio quindi che esso rivesta ancora un ruolo fondamentale, permettendo all'utente di creare il proprio mondo di gioco partendo praticamente da zero.
Per i meno inclini alla fatica, stavolta è stato implementato anche un sistema di generazione procedurale che consente - nel caso lo si voglia utilizzare - di ridurre a un istante il tempo di costruzione di una qualsiasi struttura. È stata inoltre eliminata la roulette, in effetti tutt'altro che azzeccatissima formula usata nel predecessore per sbloccare i nuovi pezzi del Toy Box. Per aumentare il divertimento e per dare dimostrazione delle possibilità dell'editor, saranno resi disponibili inoltre dei giochi strutturati in cui perdersi per qualche ora: abbiamo visto una sorta di tower defense e ci è stato menzionato un dungeon crawler, mentre altri saranno resi disponibili dopo il lancio. Per quanto riguarda la componente grafica, non abbiamo percepito un grande passo in avanti: laddove un ottimo lavoro è stato fatto nella riproduzione dei personaggi, tra l'altro accomunati tutti dal filo conduttore di un unico stile così da garantire una certa continuità, meno interessanti ci sembrano essere le ambientazioni, abbastanza spoglie e semplici nella struttura. In mutliplayer in locale per 2 persone e online fino a 4 dovrebbe poi garantire una buona longevità. Nel complesso quindi, Disney Infinity 2.0 sembra limitarsi a correggere alcuni degli errori del primo episodio, lasciando ancora aperti alcuni argomenti di discussione. Vedremo quindi se il mercato avrà voglia di premiare nuovamente la fatica di Avalanche Software; in caso positivo ai genitori toccherà aprire spesso il portafogli per comprare tutte le statuette Marvel, poco ma sicuro.