Ho voluto rispolverare questo episodio per trattare un argomento molto importante che merita una profonda riflessione e tanto rispetto: la donazione degli organi. L'insegnamento morale e civile datoci 15 anni fà dalla famiglia Green ha certamente contribuito a superare alcune resistenze; da allora le donazioni sono aumentate e vengono effettuate con un maggiore senso di responsabilità e convinzione da parte dei familiari del defunto. Si sa, è una scelta difficile sia dal punto di vista umano sia da quello etico-religioso. Nondimeno è una scelta che va fatta perchè prelevando organi e tessuti da una persona deceduta è possibile salvare la vita a qualcun altro o rendere migliore l'esistenza di malati afflitti da patologie gravemente invalidanti. Ognuno di noi potrebbe avere bisogno di essere curato con un trapianto e tutti siamo potenziali donatori nel momento in cui il nostro cervello ha perso la capacità di funzionare. Sulla donazione di organi, si sono espressi così:
Papa Giovanni Paolo II° -" E' essenziale non ignorare i valori morali e spirituali che entrano in gioco quando degli individui decidono liberamente e consapevolmente di donare una parte di sè, una parte del loro corpo, al fine di salvare la vita di un altro essere umano".
Papa Benedetto XVI° - " E' lecito aderire, spontaneamente ed in piena coscienza, alla cultura dei trapianti e della donazione degli organi. Io sono iscritto da anni all'associazione e porto sempre con me questo documento dove è scritto che sono disponibile a offrire i miei organi a chi ne avesse bisogno: è un atto d'amore".
Oscar Luigi Scalfaro - ex Presidente della Repubblica - " Questo è un avvenimento di alto valore morale e civile, per la diffusione di una nuova cultura della solidaretà nei confronti di coloro che sono altrimenti destinati a non sopravvivere alle gravi patologie di cui sono afflitti".
Carlo Azeglio Ciampi - ex Presidente della Repubblica - "La donazione è l'espressione più alta di sentimento, quello dell'amore per la vita, è l'affermazione del diritto a sperare, nonostante quelle realtà, ineluttabili, che spesso sconvolgono e condizionano direttamente il corso dell'esistenza umana".
E vorrei concludere questo mio articolo, ritornando ai genitori di Nicholas Green:" Il nostro bambino non è stato invano in questo Paese; per ripagarlo di tutto il bene che ne ha ricevuto, egli è oggi vivo nel corpo dei cinque bambini italiani che hanno i suoi organi. Sarà il loro amico per tutta la vita".