Abbiamo già scritto di BlackLane, il servizio professionale di auto con autista nato in Germania e diffusosi in tutto il mondo. Visto che il tema della mobilità e dei servizi che la innovano continua ad essere di stringente attualità, tra picchi di inquinamento, car-sharing, iniziative di altri soggetti come Uber, ci siamo rivolti direttamente all’azienda, per saperne di più. E non solo: abbiamo voluto indagare sulle preoccupazioni dei “driver” professionisti, che sono poi i veri protagonisti di questo tipo di trasporto, scoprendone la soddisfazione e intervistando, a Milano, il signor Gaetano.
Blacklane: cos’è, com’è nata, dove sta andando
L’obiettivo è quello di coprire le 1.000 città, a breve. Oggi sono 180 ma l’espansione è in atto. Blacklane è anche una app che mette in contatto migliaia di passeggeri in tutto il mondo con una ricca rete di autisti: assicurati e muniti di licenza. Professionisti, dunque, non “volontari” come nel caso di Uber. È un servizio attivo ormai già in 50 Paesi: noleggio auto con conducente professionale, affidabile e a prezzi competitivi non perché basato sul principio “sharing” ma grazie alle dimensioni dell’azienda. Il team è internazionale, composto da oltre 180 persone di circa 30 diverse nazionalità, che parlano più di 25 lingue. Non ci resta che sperare che tra queste 1.000 città-obiettivo non manchino più centri urbani italiani: per il turismo di qualità e per garantire agli autisti un nuovo canale – affidabile – di lavoro.