Care tutte,
non torno per proporvi un matrimonio ma per mostravi le foto di un’iniziativa svoltasi a Milano il 14 giugno, lo Swappy Hour, presso Motif Design. E’ andata bene, anzi a detta di molte è stato un evento speciale, non solo perché c’è chi è tornata a casa con delle Manolo Blahnik praticamente nuove o delle Camper (quest’ultima sono io, sapete sono una donna pratica) ma perché si è creato nuovamente quel clima di scambio e condivisione caro alle iniziative dell’Officina non Convenzionale, associazione di cui faccio parte e di cui sono presidente, associazione, mi piace ripetermi, nata da questo blog. Già questo mi sembra incredibile! Un blog che fa muovere le persone, le indirizza alla condivisione, al sostegno, allo scambio… a valori apparentemente non convenzionali. Mission: la rivoluzione di valori, divertendoci.
L’idea è di mettere insieme le donne, trovare una scusa per stare insieme – e sì, ci piace vincere facile, la scelta dei vestiti e delle scarpe è stata più che azzeccata (ma c’era anche un angolo swap libri) – e una a volta fatto gruppo, tra una foto scattata nell’angolo #swappymondiale (cerca l’hashtag su Instagram!) a cura de Il cuore della sposa, una condivisione di camerino e lo scambio di biglietti da visita (chi non ce li aveva poteva crearne qualcuno al momento con penne e timbri fatti ad hoc e distribuirli a chi aveva conosciuto) pensare in grande, insieme.
Io non ne posso più di sentire discorsi in cui le donne in primis si buttano giù da sole, a partire da certi cliché sui matrimoni, della suocera cattiva, delle testimoni della sposa in competizione, delle donne capo che sono più stronze degli uomini, delle amiche che si parlano alle spalle. Basta! Creiamo nuovi immaginari! Le donne quando si incontrano costruiscono nuovi mondi, nuove visioni, quello che io chiamo di non convenzionale, perché la convenzione è tarata su altri standard: maschili, di competizione, a volte violenti, spesso snob ed elitari, razzisti.
Allora bisogna fare, fare qualcosa di diverso, ti vuoi sposare con le scarpe rosa, fallo! Ed infatti c’era una ragazza che metteva a disposizione le sue scarpe bianche da sposa, mai usate, perché alla fine lei aveva scelto altro. Vuoi abbracciare delle cosiddette competitors? E infatti c’erano molte esponenti del M-People, una rete di professioniste che hanno deciso di fare rete invece che competizione. Vuoi mangiare senza rinunciare a dei valori per te fondamentali? Sweet Sin Bakery ha realizzato il buffet mettendo il suo stile, biologico e naturale. Vuoi lavorare bene in un momento di crisi? Fai rete, condividi, sostieni, sfoggia il tuo sorriso: insieme si è più forti.
Visto il successo dell’evento, abbiamo già cominciato a progettare gli eventi futuri. Stiamo pensando all’edizione “Back to School” dello Swappy Hour, con scambio di vestiti per bambini e bambine, accompagnato a qualche piccolo servizio per le mamme che lavorano e che hanno bisogno di svagarsi. Oppure perché non uno Swappy Sposa, no! non portateci i vostri mariti di seconda mano, perché quelli abbiamo già detto che non li vogliamo! Uno swappy per le spose, magari con delle regole diverse, pensate ad hoc con dei costi di affitto, per future Spose non Convenzionali? Vestiti, scarpe, allestimenti che giacciono in cantina (io ad esempio ho il face hole a tema circo nel garage di mia madre che non ho avuto il coraggio di buttare ma sono sicura che presto sarà “frullato” prima che io me ne renda conto). Inoltre, la formula Swappy Hour continuerà ad andare in giro per l’Italia. Volete candidare la vostra città? Volete avere più informazioni?
Se avete qualche proposta, volete condividere con noi qualche idea o collaborare al prossimo evento, se volete semplicemente candidarvi, proponendoci la vostra città e organizzandovi già con un gruppo di amiche, scriveteci: info@unconventionalhappening.com
Ed ora a voi le foto, giusto per capire che atmosfera si respirava… considerate che questa era la prima mezz’ora, quando sono arrivate valigie piene di vestiti, ci siamo preoccupate a fare altro! Sì, insomma, tra una prova e l’altra, uno spritz e un libro, abbiamo fatto anche un po’ di public relations!
Photo credits: Caterina Ragg di Motif Design