Ovvero un vecchio insanabile impotente, un tabù sessuale secolare, il cattolicesimo pressante da secoli e fin dal primo vagito.
Il capo del governo si sente vittima e perseguitato.
E’ vero! Vittima di una castrazione inconscia tramandata da secoli di padre in figlio da una religione mortificante nello spirito come il cattolicesimo-romano, che costringeva i padri ad iniziare i loro figli alla pratica sessuale, portandoli nei casini (ormai chiusi) e dopo di che le cose sono precipitate, in quanto non è iniziata a compenso una rieducazione sessuale finalizzata a liberare il sesso dal tabù che fa vivere in maniera squalificante l’atto.
Il giovane maschio in difficoltà con la propria sessualità, non può più andare a puttane liberamente e legalmente ma furtivamente. Molti giovani, meno giovani e vecchi devono andare per strada a rischio di malattie che potrebbero trasmettere ad altre donne ignare della frequentazione con prostitute.
Dopo la benedizione del prete l’appetito sessuale verso la moglie scema, non perché finisce l’amore ma perché sale alla coscienza la sacralità della figura muliebre…(tra sesso ed inconscio esiste una diretta relazione) e allora non la si può più squalificare, perchè per provare l’orgarsmo, alla mente viene sempre la figura della prostituta che lo ha iniziato. Sorge allora il grande dilemma di come governare questa spinta sessuale. Cominciano i tradimenti, i sensi di colpa, le malattie da difficoltà ad avere un orgasmo liberatorio, fino a diventare una ossessione mai soddisfatta. Per chi non schiatta prima ecco insorgere turbe psichiche che spesso finiscono in tragedia. E di questo il sig, Berlusconi è vittima alla stessa stregua di tanti maschi come lui costretti a ricorrere a farmaci per avere una erezione che mai li appagherà per potersi dedicare poi ad altro.
Come conciliare un problema così radicato e di disturbo all’equilibrio psicofisico con il ricoprire una carica pubblica? L’ossessione del sesso insoddisfatto discredita il ruolo e la figura istituzionale in quanto un personaggio pubblico è facilmente ricattabile dalla femmina, prostituta non necessariamente di strada, che manca di pudore,di dignità, vede solo il denaro, il suo corpo è la sua rendita. E non mi riferisco solo alle prostutite mestieranti.
Di contro proprio perché il ruolo è pubblico e la figura sempre in primo piano, diventa rappresentativa di tutti i maschi che si trovano nelle sua stessa condizione sessuale, si sentono virtualmente partecipi e quindi lo difendono.
Si sente anche perseguitato, certamente, come vivreste voi maschi la vostra giornata se foste ossesionati da una insaziabile voglia di fare sesso, sapendo che dovete fare contorsioni mentali per avere una erezione che dura un secondo e null’altro potete fare se non circondarvi di femmine a pagamento, pur di esorcizzare la decadenza, l’insoddisfazione sessuale perenne, il vuoto interiore ed infine una morte che significherebbe il totale fallimento avendo vissuto in delirio di onnipotenza?
Per la condizione femminile, sempre per lo stesso tabù sessuale inflitto dal cattolicesimo, vivere l’atto sessuale distorto e raramente liberatorio pregiudica un rapporto di coppia onesto. Le donne con più sensibilità e dignità si sono ribellate dal sentirsi considerate ed usate alla stregua delle puttane, si sono rimboccate le maniche, hanno tirato su i filgi da sole e proseguono una vita di sofferenza da solitudine e qualche spiraglio di felicità, ma la ricerca del riscatto dal marchio di prostitute o mantenute se lo stanno togliendo.
Le altre che il marchio non se lo vogliono togliere, vivono all’mbra di questo maschio impotente e squalificante del quale provano schifo, ma davanti al denaro, tanto denaro, pari all’impotenza, mettono a tecere la coscienza e calpestano la LORO dignità.
Non si sentano offese le donne dignitose, non ci si potrà mai liberare dal marchio della prostituta-mantenuta se non resteremo ferme sulla convinzione che solo il lavoro retribuito senza compromessi con noi stesse., qualunque esso sia è la strada giusta del riscatto.
Come reazione a questa presa di posizione, il maschio di cui sopra sarà sempre piu feroce nei nostri confronti, ma noi dobbiamo perseverare nell’impresa a costo di rimanere sole e a loro non restano che le puttane.
Solo gli uomini iltelligenti, coraggiosi, dignitosi si riscatteranno affrontando a loro volta la solitudine molto dolorosa forsa ancora più sofferente che per una donna, piuttosto che un accoppiamento squallido e degradante.