Un fine settimana a lungo atteso…

Creato il 17 maggio 2011 da Emanuelesecco
sottofondo: Foo FightersAll My Life

Ho così tante parole in testa che fare ordine si sta rivelando più difficile del solito… ma cominciamo dall’inizio.
Prima di tutto vorrei chiedervi scusa per questa mia lunga assenza, ma tra blogger che non funziona e quest’ultimo fine settimana non sono proprio riuscito a sedermi un attimo al computer per buttare giù qualcosa. Non preoccupatevi, al più presto riprenderò tutti i contatti.

Veniamo al weekend appena terminato. L’ultimo di relax prima del periodo dedicato alla sessione estiva di esami. Una sorta di addio alla libertà che mi ha visto festante da giovedì sera a sabato notte.
Vorrei solo ringraziare tutti per essere riusciti a distrarmi dalle preoccupazioni che mi attanagliavano (tutte riguardanti l’università) e per avermi fatto divertire come non mai, a suon di birra, buona musica e chiacchiere a volontà. Questo ovviamente comprende sia la serata di giovedì, che il compleanno della cara Marta tenutosi venerdì sera. Un abbraccio a tutti.

Di certo il giorno più distruttivo dell’intero fine settimana è stato sabato, giorno del concerto di Caparezza al Palacover di Villafranca di Verona. Giornata iniziata con una lunga sosta di cinque ore e qualcosa in quel dei Portici presenziando e gustando i prodotti offerti nella loro festa in stile bavarese. Ore passate seduto ad un tavolo parlando e ridendo in compagnia di Mirko, Giovanni, Mattia e di qualche immancabile birra :-)
Veniamo però al concerto. Un evento atteso da mesi e che sembrava non giungere mai.
Noi eravamo lì. Io, Eleonora, Mirko, Giulia, Roberto, Marta, Giuliano, Nicolò e tutti gli altri.
Noi c’eravamo.

Faccio ancora fatica a mettere ordine in quel vortice di emozioni che il concerto mi ha scatenato.
Faccio ancora fatica a credere di aver potuto assistere ad un simile spettacolo.
Faccio ancora fatica a credere di essermi distrutto più ad un concerto di Caparezza che a un qualsiasi show di una qualsiasi band metal.
I salti, le urla, le canzoni… tutto era vita, tutto era passione, tutto era gioia, tutto era follia.

Se chiudo gli occhi riesco ancora a rivivere quei momenti. Riesco ancora a urlare davanti ad un artista nel vero senso della parola. Mai banale e di un’umiltà unica.
Insomma, uno di noi… sì… proprio come gli abbiamo urlato ad un certo punto nell’estasi del concerto, facendolo quasi arrossire dalla felicità.
Pensare che in Italia ci sono ancora questi artisti che raggiunto il successo riescono a non montarsi la testa e proponendosi ogni volta con un’umiltà e una passione unica nel suo genere. Senza contare la sua bravura nel proporre testi sempre più affascinanti e pregni di ironia.
Una persona di questo tipo non può che avere la mia più profonda stima.

E come se niente fosse oggi è ufficialmente cominciata la mia sessione di esami estiva. Che zio Charles me la mandi buona.
A presto :-)

E.


Scusa Giulia ma non ho potuto fare a meno di rubarti qualche fotina. Spero che non ti dispiaccia!
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